Cibo spazzatura, studio svela che cosa fa al cervello in pochi giorni

Donna obesa cibo spazzatura

Cibo spazzatura, studio svela che cosa fa al cervello in pochi giorni - buttalapasta.it

È spaventoso l’effetto notato nel corso di un apposito esperimento per quanto riguarda la assunzione di cibo spazzatura. Succede tutto in meno di una settimana.

Cibo spazzatura, i suoi effetti negativi sulla salute sono ben noti. Solo che saltuariamente saltano fuori dei nuovi risultati che attestano in maniera ulteriore come un abuso di certi prodotti alimentari possano risultare super nocivi. Per cibo spazzatura, o junk food, si intende una moltitudine di prodotti. Come ad esempio quelli processati, di fattura industriale, ed il cibo spazzatura del fast food. Merendine, snack dolci o salati, bevande zuccherate e gassate, alimenti con al loro interno additivi, conservanti, fritti e tanto altro sono un male per il nostro benessere.

E quindi se ne consiglia una assunzione moderata, perché come strappo alla regola invece ci possono stare. Ed anzi, una o due eccezioni alla settimana, anche quando non sei a dieta, fanno bene all’umore. Purché le quantità non siano esagerate. Abbondare con il cibo spazzatura invece comporta tutta una serie di conseguenze fortemente negative per la salute. E lo conferma anche un ennesimo studio a riguardo, il più recente in ordine di tempo in proposito.

Quali sono le conseguenze del cibo spazzatura?

Tale studio ha trovato pubblicazione sulla rivista specializzata di settore Nature Metabolism. E ha portato all’emergere di come la assunzione eccessiva di alimenti ultraprocessati possa alterare i segnali metabolici del nostro corpo, aumentando il rischio di obesità, diabete e altre patologie metaboliche. I cibi spazzatura, noti per il loro alto contenuto calorico e per la presenza di zuccheri, sale e grassi poco salutari, sono progettati per essere gustosi e appetibili, ma spesso risultano privi di valore nutrizionale.

Per potere avere sapori intensi ed un aspetto in grado di stimolare la appetibilità, li si imbottisce di conservanti e di additivi dei tipi più disparati. Poi sono anche relativamente economici, cosa che li aiuta ad essere una prima scelta quotidiana per milioni di individui in tutto il mondo. Si tratta pure di prodotti in grado di creare una certa dipendenza.

Cibo spazzatura

Quali sono le conseguenze del cibo spazzatura? – buttalapasta.it

Lo studio in questione ha visto sottoporre un gruppo di diciotto giovani uomini in buona forma fisica ad assumere una quantità di 1500 calorie in eccesso al giorno, rispetto a quello che è il fabbisogno standard indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e da diversi altri apparati medici e sanitari ufficiali. Queste calorie provenivano proprio da cibi ultraprocessati e le osservazioni sono durate cinque giorni. Contestualmente, un altro gruppo composto da undici partecipanti ha seguito invece una sana routine.

Perché mangiamo cibo spazzatura?

La sorpresa più grande è giunta non tanto dall’aumento del grasso epatico del primo gruppo, passato in meno di una settimana dall’1,5% al 2,5%. Bensì dal mutamento della risposta insulinica di chi si era nutrito con cibo spazzatura. I componenti del primo gruppo sono risultati molto meno reattivi a livello cerebrale all’insulina e hanno sviluppato segni di resistenza a questo ormone fondamentale in così pochi giorni.

Tale condizione è preoccupante, poiché è associata a livelli elevati di zucchero nel sangue e ad un maggiore rischio di sviluppare disturbi metabolici come il diabete. Ulteriori test cognitivi hanno rivelato che i partecipanti che avevano mangiato cibi spazzatura avevano modificato la loro sensibilità alle ricompense, risultando meno motivati dal piacere del cibo e più suscettibili alle punizioni. Segno evidente di come il cibo spazzatura sappia imporsi a livello di assuefazione.

Analisi laboratorio

Perché mangiamo cibo spazzatura? – buttalapasta.it

Ed anche ad una settimana di distanza da questo esperimento, dopo avere adottato una dieta normale, i volontari del primo gruppo continuavano a mostrare segni di resistenza alla insulina in aree del cervello associabili alla memoria ed alla cognizione. Cosa che dimostra come i risvolti negativi a livello fisico sappiano persistere.

Parole di Salvatore Lavino

Classe 1985, giornalista pubblicista con una più che decennale esperienza nel settore e con migliaia di articoli prodotti in merito ai temi più disparati. Attualmente impegnato con diverse collaborazioni che trattano di vari argomenti, tra ecologia, cucina, sport, attualità, benessere e molto altro.

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