I cachi nascondono un segreto che in pochissimi conoscono, una previsione per il futuro di tutti, che sia vero o no sta a noi scoprirlo
La nostra tradizione è piena di caratteristiche bizzarrie che ci rendono unici agli occhi del mondo. Ne esistono migliaia per ogni terra che raccontano la particolarità del territorio, piccole abitudini, giochi che solo in pochi conoscono e che vengono tramandati di padre in figlio, arrivando fino ai giorni d’oggi.
Una curiosità che in pochi oggi ricordano è legata i semi di cachi. Questi possono portarci qualche anticipazione della stagione che stiamo per vivere, basta saperli “leggere”. Munitevi di qualche bel cachi, ma attenzione, questo gioco è da fare solo nel momento in cui siamo sicuri poi di consumare il frutto. Non viviamo in un periodo dove sprecare il cibo è qualcosa di piacevole, meglio fare attenzione a tutto.
Ma andiamo avanti, un bel cachi sottomano, un coltello, e magari anche un piatto, una tovaglietta o al massimo un fazzolettino, per non sporcare il piano su cui andrete a fare il lavoro. Prendete il cachi e apritelo con il coltello, separate il seme dalla polpa e gustatevi la polpa. Il giochino da fare è una sorta di regalo di fine pasto da parte del frutto.
Fate attenzione quando andrete a farlo perché potreste farvi male, non lasciatelo fare ai bambini, fatelo voi per loro poiché potrebbero veramente fare correre il rischio di tagliarsi o comunque di fare danno. Ma perché esattamente, vi starete chiedendo. Ebbene, il rischio si presenta nel momento in cui andrete a tagliare in due il seme del frutto, dopo averlo mangiato. Questo seme al suo interno conterrà un simpatico segreto, un’immagine che ricorda le tre forchette da pasto: forchetta, coltello, cucchiaio.
Ogni simbolo ha il suo significato segreto. Se all’interno del vostro seme tagliato troverete l’immagine simile ad un cucchiaio, allora il seme vi starà dicendo che dentro l’inverno che sta per arrivare sarà rigido, pieno di abbondanti e gelide nevicate. Se invece aprendolo l’immagine che vi si rivelerà ricorderà di più una forchetta, quello che si torva alle nostre porte, sarà un inverno mite. Un inverno piacevole, freddo ma non tropo e calmo. Se invece quello che vedrete sarà un coltello, allora poveri noi, perché l’inverno sarà lungo, rigido e tagliente. Un inverno amaro che non vogliamo vedere.
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