Che miele comprare quando fai la spesa? Tante marche alle prese con pesticidi in eccesso - buttalapasta.it
Ci sono troppe sostanze presenti in quantità eccessive nel miele che spesso compri al supermercato ed al discount. L’ultimo test di qualità mostra risultati a dir poco preoccupanti.
Il miele millefiori è un alimento amato e comunemente presente sulle tavole italiane, famoso per il suo sapore unico e le sue proprietà nutritive. Ma è sempre così salutare come si crede? C’è un testo svolto dalla famosa rivista Il Salvagente, il quale ha condotto una analisi su quattordici vasetti di miele provenienti da vari supermercati e discount. E purtroppo i risultati non sono all’altezza delle aspettative. L’obiettivo era valutare la freschezza e la presenza di sostanze potenzialmente dannose, come i pesticidi neonicotinoidi.
Tra i campioni esaminati, ben sette erano di origine italiana. Altri quattro contenevano miele italiano mescolato con prodotti esteri, mentre i rimanenti campioni provenivano da paesi sia dell’Unione Europea che extra UE, con due di essi che includevano anche miele di origine tropicale. Ebbene, le analisi hanno rivelato dati preoccupanti, in particolare riguardo alla presenza di acetamiprid, un pesticida neonicotinoide noto per il suo impatto negativo sulla popolazione di api.
Questo composto è stato trovato in nove dei quattordici campioni analizzati. Ancora più grave è stata la scoperta di thiacloprid, un altro neonicotinoide bandito dal 2021, presente in tre campioni provenienti da marchi di grande distribuzione. E due marche di miele contenevano tracce di spirotetramat, un insetticida che interferisce con il sistema ormonale umano e che sarà vietato definitivamente nel 2025.
La persistenza di tali sostanze chimiche suggerisce che, nonostante le normative, le api continuano a raccoglierle durante il periodo di fioritura, evidenziando l’inefficacia delle regole in vigore. Gli apicoltori e gli insetti impollinatori sono tra i primi a subire le conseguenze di questa situazione, poiché i pesticidi vengono utilizzati in agricoltura senza considerare il loro impatto sugli ecosistemi.
Quali sono le sostanze contenute nel miele? – buttalapasta.it
Un altro aspetto critico emerso dal test è stato quello della freschezza del miele, valutata attraverso la concentrazione di HMF (idrossimetilfurfurale), un composto che aumenta con il calore e il tempo di conservazione. La legge stabilisce un limite massimo di 40 mg/kg per il miele comune e 80 mg/kg per quello tropicale.
Tra i campioni esaminati, uno in particolare, l’Apicoltura Casentinese, ha superato i limiti consentiti, suggerendo possibili problemi di conservazione. L’azienda ha risposto che il miele nei propri magazzini rispetta le normative, ipotizzando che lo stress termico subito durante la distribuzione possa essere la causa del problema.
Tante le criticità emerse da questo test – buttalapasta.it
I prodotti che hanno ricevuto le valutazioni più basse, con punteggi di appena 3 su 10, includono marchi noti come:
Questi campioni si sono distinti per contaminazioni significative da pesticidi e per alti livelli di HMF, segnando una preoccupante tendenza nel settore, come specificato da Il Salvagente. Inoltre non è da sottovalutare il pericolo microplastiche negli alimenti e non solo.
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