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Fatti di Cucina

Che cosa si mangia all’Immacolata Concezione? Le idee migliori per un pranzo magnifico

Le bontà da portare in tavola l’8 dicembre: che cosa cucinare all’Immacolata Concezione tra primi e secondi piatti e dolci della tradizione gastronomica italiana.

Il giorno dell’Immacolata Concezione, celebrato l’8 dicembre, segna l’inizio ufficiale delle festività natalizie in molte culture, specialmente in Italia. Questa ricorrenza religiosa non è solo un momento di riflessione spirituale, ma anche un’occasione per riunirsi attorno a tavole imbandite di piatti tradizionali che riflettono la cultura gastronomica del Paese.

Ogni Regione ha le sue usanze e specialità culinarie, rendendo questo giorno un vero e proprio viaggio attraverso i sapori e le tradizioni locali. In molte famiglie italiane, l’8 dicembre è considerato il momento perfetto per avviare i preparativi per il Natale e per gustare piatti che celebrano l’inizio delle festività.

Tra le tradizioni più diffuse c’è quella di preparare un pranzo abbondante, che spesso include piatti di pesce. Questa scelta deriva dalla tradizione cristiana che suggerisce di astenersi dalla carne in onore della festività. Così, tavole ricche di antipasti di mare, come il baccalà mantecato, le alici marinate e le insalate di mare, diventano protagoniste della giornata.

Il baccalà, in particolare, è uno dei piatti più amati e consumati durante l’Immacolata. Preparato in diverse varianti, può essere fritto, cotto in umido con pomodoro e olive, oppure servito come insalata. Ogni regione ha la sua ricetta, e il baccalà rappresenta non solo un alimento, ma un simbolo di convivialità e tradizione.

Che cosa si mangia l’8 dicembre

In alcune zone d’Italia, come in Campania, è tradizione mangiare anche il capitone, un’anguilla che viene spesso fritta o cotta in umido, creando piatti ricchi e saporiti. Oltre al pesce, il giorno dell’Immacolata Concezione è anche l’occasione per preparare dolci tipici che annunciano l’arrivo del Natale.

Che cosa si mangia l’8 dicembre (buttalapasta.it)

I dolci variano da regione a regione, ma alcuni di essi sono diventati simbolo della festività. In molte famiglie del Sud Italia, ad esempio, si preparano gli struffoli, piccole palline di pasta fritta ricoperte di miele e decorate con confettini colorati. Questo dolce, che rappresenta la gioia e l’abbondanza, è spesso servito su un piatto al centro della tavola, invitando tutti a condividerlo.

In altre regioni, come in Sicilia, è tradizione preparare i famosi cannoli, crostate di pasta frolla ripiene di ricotta e zucchero, arricchite con gocce di cioccolato o frutta candita. Anche i torroni e i dolci a base di mandorle sono molto apprezzati durante questa festività, rievocando i sapori della tradizione natalizia.

Tra le bontà più diffuse e consigliate abbiamo:

  • Baccalà mantecato – Un piatto tipico a base di baccalà, spesso servito spalmato su crostini.
  • Capitone fritto – Anguilla fritta, un piatto tradizionale in molte regioni italiane.
  • Insalata di mare – Un mix di frutti di mare, come gamberi, calamari e cozze, conditi con olio, limone e prezzemolo.
  • Pasta con le sarde – Un piatto tipico siciliano, preparato con sarde fresche, finocchietto e pinoli.
  • Struffoli – Piccole palline di pasta fritta, ricoperte di miele e decorate con confettini colorati.
  • Cannoli siciliani – Crostate di pasta frolla ripiene di ricotta dolce e gocce di cioccolato.
  • Torroni – Dolci a base di mandorle e miele, spesso preparati in diverse varianti.
  • Crostata di frutta – Un dolce a base di pasta frolla farcita con crema pasticcera e frutta fresca.
  • Panettone – Un dolce lievitato tipico delle festività natalizie, ricco di canditi e uvetta.
  • Pandoro – Un altro dolce tipico natalizio, leggero e spolverato di zucchero a velo.
  • Arrosto di vitello – Tenero arrosto cotto lentamente, spesso accompagnato da contorni di stagione.
  • Pollo alla cacciatora – Pollo cucinato con pomodoro, cipolla, olive e aromi.
  • Stufato di manzo – Carne di manzo cotta a lungo in un sugo ricco di vino rosso e spezie.
  • Capretto al forno – Capretto marinato e cotto in forno, tipico di molte tradizioni regionali.
  • Salsicce e friarielli – Un piatto tipico napoletano, con salsicce servite con broccoli di rapa.
  • Spezzatino di agnello – Agnello cotto con patate e aromi, perfetto per un pranzo festivo.
  • Lasagna – Strati di pasta, carne macinata, besciamella e formaggio, un classico della tradizione italiana.
  • Ravioli di ricotta e spinaci – Pasta fresca ripiena, condita con burro e salvia o sugo di pomodoro.
  • Pasta al forno – Pasta con ragù, besciamella e formaggio, cotta in forno per una crosticina dorata.
  • Risotto al nero di seppia – Risotto preparato con il nero di seppia, un piatto ricco e saporito.
  • Gnocchi di patate – Gnocchi serviti con un sugo di pomodoro o burro e salvia.

Cucina ed albero di Natale vanno a braccetto

Questo è anche il momento per fare l’albero di Natale e il presepe. Niente di meglio che mettersi all’opera dopo un buon pranzo. Il cibo diventa un elemento che unisce le persone, creando ricordi indelebili legati non solo ai sapori, ma anche ai momenti trascorsi insieme.

Un altro aspetto interessante del giorno dell’Immacolata è l’usanza di preparare cibi che saranno consumati durante le festività imminenti.

Molte famiglie iniziano a preparare i dolci natalizi, come panettone, pandoro fatti in casa ed altre specialità. Ed a conservarli in modo che possano maturare nel sapore. Questo atto di preparazione anticipata crea una connessione tra la tradizione culinaria e la celebrazione del Natale, rendendo ogni dolce più speciale e significativo.

Salvatore Lavino

Classe 1985, giornalista pubblicista con una più che decennale esperienza nel settore e con migliaia di articoli prodotti in merito ai temi più disparati. Attualmente impegnato con diverse collaborazioni che trattano di vari argomenti, tra ecologia, cucina, sport, attualità, benessere e molto altro.

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