Di Claudio Rossi | 28 Ottobre 2023
Fate confusione tra champagne e prosecco? Da oggi non più: ecco le differenze che dovete conoscere e che, da oggi, non potrete più ignorare
È una delle tante rivalità che animano Italia e Francia. Prosecco o Champagne? Quel dualismo, che somiglia un po’ ai grandi dualismi dello sport (Coppi o Bartali? Pelè o Maradona) o a quelli della musica (Beatles o Rolling Stones) o a quelli del cinema (Robert De Niro o Al Pacino?). Oggi finalmente vi sveleremo la differenza tra i due: un dettaglio che non conosce praticamente nessuno.
Sono le bevande per le occasioni speciali. Per festeggiare qualcosa, per brindare a un traguardo speciale. Usiamo celebrare ciò che è giusto celebrare con un bicchiere di champagne o di prosecco. Ma, soprattutto chi non è esperto del settore spesso confonde questi due spumanti. Sebbene entrambi presentino bollicine effervescenti e un gusto brillante e delizioso, sono bevande distinte con le loro ricette uniche.
Entrambi gli spumanti hanno infatti note fruttate, ma i processi di fermentazione unici rendono i due gusti diversi. Lo champagne ha note di mandorle, fiori, ciliegie e agrumi. Le bottiglie più vecchie di champagne possono persino avere sapori di pane tostato. Questo vino frizzante si sposa bene con cibi più salati e saporiti come crostacei, fritture e persino patatine. In alternativa, per ciò che concerne il prosecco, le sue note fruttate sono più luminose e pronunciate. Un bicchiere di Prosecco può ricordare la mela, la pera, il caprifoglio e la vaniglia. La dolcezza del Prosecco fa sì che si accompagni bene con frutta, salumi e formaggi.
Oggi, come detto, vi sveleremo le differenze tra champagne e prosecco, in modo tale che non possiate più confonderli al prossimo brindisi.
La differenza tra champagne e prosecco
Il processo di produzione dello Champagne e del Prosecco inizia in modo molto simile. In entrambi i casi, i viticoltori iniziano creando un vino fermo e senza bolle da una miscela di uve appropriate. Questo viene fatto raccogliendole prima, spremendo il succo e trasferendo il succo in grandi serbatoi per fermentare. È da lì che la produzione si distingue.
Lo champagne non deve solo essere un vino spumante prodotto nella regione francese dello Champagne, ma deve anche utilizzare uve della regione, solitamente uve Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Meunier. Il Prosecco, d’altra parte, può essere prodotto ovunque, ma la maggior parte della produzione avviene nelle regioni italiane del Veneto e del Friuli Venezia Giulia. Utilizzano uve Glera, un tempo chiamate anche Prosecco.
Dopo la prima fermentazione, lo Champagne fermo viene sigillato in bottiglie insieme a lievito e zucchero per consentire la seconda fermentazione. Questa combinazione di ingredienti provoca una reazione chimica all’interno della bottiglia sigillata, che crea anidride carbonica e alcol. L’anidride carbonica in eccesso non può fuoriuscire dalla bottiglia, quindi permea il vino fermo, gassandolo nel processo. Una volta sufficientemente infuso di bollicine, lo Champagne invecchia per un po’ prima che le bottiglie siano aperte per rilasciare i vecchi lieviti o fecce. Successivamente la bottiglia viene richiusa ed è pronta per il consumo.
Invece di essere gassato direttamente in bottiglia, il Prosecco viene ancora trasferito in grandi tini di acciaio per la seconda fermentazione in un processo noto come Metodo Charmat. Proprio come con lo Champagne, lievito e zucchero vengono aggiunti nei serbatoi e l’anidride carbonica viene formata e infusa nel vino. Da lì, dopo qualche settimana, il vino ormai spumeggiante viene filtrato e travasato in bottiglie.
Infine, vi sorprenderà sapere che anche le bollicine di Champagne e Prosecco sono uniche. Le bollicine dello champagne sono estremamente piccole e delicate e il vino impiega molto tempo per sgonfiarsi, mentre le bollicine del Prosecco sono più frizzanti e si esauriscono più velocemente, come le bollicine di una lattina di soda.
Parole di Claudio Rossi