La scelta della carne per il menù di Natale è molto importante per ottenere piatti deliziosi e succosi: ecco i trucchetti per accaparrarsi quella migliore!
Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi recita il famoso detto ed effettivamente come potergli dare torto? Il Natale è un momento magico in assoluto, il più atteso di tutto l’anno e forse la festa più importante non solo per i cattolici, ma anche per chi adora semplicemente il clima festoso e la scusa buona per trascorrere quanto più tempo possibile con la famiglia e gli amici più cari. Certamente le grandi abbuffate natalizie sono quelle più attese perché possiamo gustare tante vere prelibatezze e noi italiani abbiamo tradizioni ben radicate.
Solitamente la Vigilia di Natale è tutta a base di pesce: baccalà fritto, pasta con cozze e vongole, poi ancora filetti di salmone, di orata, di sgombro, tonno e molto altro. È poi il pranzo di Natale quello che prevede pietanze a base di carne, iniziando con antipastini vari di salumi e formaggi, passando per paste al forno o tagliatelle al ragù terminando con succosi arrosti. Certo, ogni ricetta che si rispetti prevede delle carni apposite, tuttavia bisogna sceglierla con cognizione di causa e soprattutto di qualità. Ecco quindi i consigli per orientarsi a un acquisto intelligente senza spreco inutile di denaro.
Come dicevamo, ogni ricetta che si rispetti indica già il taglio e la tipologia di carne da usare. Se ad esempio parliamo di agnello al forno, fa da sé considerare l’idea di non poter usare il maiale o il vitello(a rigor di logica). Tuttavia molti supermercati, così come macellerie offrono un’ampia scelta di carni selezionate, ma bisogna riconoscere a dovere quelle di alta qualità, senza farsi ‘fregare‘. Alcune tipologie potrebbero sembrare all’apparenza perfette, ma nascondere poi qualche brutta sorpresa.
Iniziamo quindi col dire che, per riconoscere una carne di qualità, bisogna innanzitutto affidarsi al senso della vista: le carni rosse dovranno apparire intense nel colore, con una nuance tendente quasi al bordeaux, poco lucida e integra. Un taglio di carne che presenta una patina gelatinosa al di sopra con un colore tendente al grigio difficilmente sarà un buon acquisto. Attenzione poi alla struttura stessa della carne, toccandola dovrà risultare morbida, ma non eccessivamente molle, ma neppure, al contrario, eccessivamente tesa o rigida.
Altro senso a cui affidarsi poi è l’olfatto: una carne cruda non ha un odore persistente, anzi, potremmo osare nel dire che risulti quasi neutrale se non con qualche sentore tipico di fresco. Se percepiamo olezzi particolari, pungenti, simili a un uovo crudo o peggio al rancido, quella carne non andrà assolutamente bene né da consumare cruda né cotta. Medesimo discorso per le carni bianche, dovranno risultare prive di alterazioni di colore che dovrà invece apparire un po’ più lucido ma pallido, turgide ma non rigide, sode e non sgretolate. Conviene a prescindere affidarci al nostro macellaio di fiducia che saprà certamente fornire carne di qualità e qualche consiglio sul come cucinarla!
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