Di Valeria Scirpoli | 15 Marzo 2024
Scatta l’allerta per carne contaminata: la salute dei consumatori è a rischio e le autorità stanno aumentando i controlli.
Le autorità di controllo stanno tenendo sott’occhio della carne contaminata, sospetta e che può avere delle gravi conseguenze sulla salute dei consumatori. Questa risulta contaminata in modo significativo col piombo dei proiettili dei cacciatori. Anche l’Italia è al centro di questa situazione perché riceve questa carne dalla Spagna.
Negli ultimi mesi le autorità italiane, insieme a quelle portoghesi, stanno infatti respingendo le spedizioni di prodotti contenenti carne di cinghiale proveniente dalla penisola iberica. Madrid sta accusando questo colpo perché è il principale esportatore di questi prodotti nell’Unione Europea. Il motivo è però molto serio: si sta mettendo a rischio la salute di bambini e donne in gravidanza.
Carne contaminata: maggiori controlli delle autorità per tutelare la salute dei consumatori
Le indagini dell’Agenzia spagnola per la sicurezza alimentare (Aesan) hanno confermato la contaminazione: la carne contiene particelle di piombo dei proiettili dei cacciatori. Per questo è stato consigliato loro di cambiare il metallo nei proiettili, ma questi si rifiutano di farlo perché sarebbe una spesa troppo ingente da sostenere.
In base alle norme dell’Unione Europea, scatta l’allarme nei casi in cui il piombo presente nelle munizioni utilizzate per abbattere gli animali, abbia superato di oltre 100 volte i livelli massimi consentiti. Infatti questo metallo, se viene ingerito, può avere ripercussioni sulla salute soprattutto dei minori in quanto si accumula nei tessuti e influenza lo sviluppo neurologico. Negli adulti può provocare anche problemi cardiovascolari e renali. Per queste ragioni il consumo di carne di selvaggina viene sconsigliato ai bambini sotto i sei anni, alle donne incinte e a quelle che pianificano una gravidanza. Per gli adulti la raccomandazione è un consumo massimo di una porzione a settimana (circa 150 grammi).
Se la carne viene consumata in modo occasionale non ci sono gravi rischi. Questi aumentano invece se c’è sovrapposizione con altre fonti nocive come ad esempio l’inquinamento. A parlare è Juan García Fernández, professore di Tossicologia all’Università di Murcia, e autore di uno studio intitolato “Toxic Risks of Lead Ammunition and its Alternatives in Hunting Activity”. Nella ricerca, l’esperto ha rivelato che “qualsiasi tipo di munizione di piombo si frammenta dopo l’impatto del proiettile, provocando una dispersione di piombo nei tessuti dell’animale ucciso“.
Non tutti i frammenti vengono rimossi dalla carcassa dell’animale e quindi questi vengono in molti casi dispersi sotto forma di piccole particelle microscopiche (a volte nanoparticelle) nei tessuti. L’Italia sta quindi rifiutando la carne che arriva dalla Spagna che è il più grande produttore ed esportatore di carne di selvaggina, nonostante non sia un grande consumatore.
Il 90% degli animali sono destinati al mercato estero, in particolare verso Italia, Germania, Francia, Belgio, Olanda e Portogallo. Per risolvere questo problema, secondo l’agenzia spagnola per la sicurezza alimentare, bisognerebbe limitare l’uso di munizioni in piombo scegliendo altre realizzate con altri metalli (acciaio, rame o alcune leghe). I cacciatori però non sono favorevoli a sostenere questa spesa.
Parole di Valeria Scirpoli
Sono Valeria Scirpoli. Ho 32 anni e sono pugliese. Sono laureata in Economia e Commercio e in Marketing Management. Amo leggere ma soprattutto scrivere e da anni lavoro come copywriter, social media manager e articolista/blogger. Mi piace scrivere di tutto ma con una forte propensione per lifestyle, gossip, salute, viaggi, ambiente.