Di Romana Cordova | 23 Maggio 2024
Cosa ha a che fare il caffè con il mal di testa? C’è una correlazione che forse non si immagina e arriva lo studio della scienza.
Il mal di testa è un disturbo che affligge spesso molte persone e il caffè, la bevanda iconica degli italiani e presente e diffusa in tutto il mondo: che correlazione può esserci tra questi due elementi? In realtà c’è e la scienza svela qualcosa di inaspettato.
Sono stati studiati, infatti, gli effetti che il caffè ha con il dolore alla testa, quello noto come cefalea. Le notizie sono incoraggianti per chi vuol considerare questa bevanda tanto amata come un rimedio naturale al problema. L’assunzione di caffè quando si ha un forte mal di testa risulterebbe davvero benefica e risolutiva? Gli studiosi hanno analizzato a fondo le conseguenze sul nostro corpo e la risposta non è così semplice. Ci sono risvolti positivi, ma anche qualche ripercussione negativa che bisogna considerare.
Il caffè come rimedio al mal di testa: cosa dice la scienza
Comunemente la caffeina contenuta nel caffè è considerata una sostanza che dona energia e favorisce una ripresa anche nel caso del mal di testa alleviando la tensione. In effetti anche gli studi scientifici concordano nell’affermare che la caffeina abbia anche proprietà analgesiche. Tuttavia, nonostante può far bene bere un caffè quando si ha mal di testa e trovarvi sollievo, se il consumo diventa eccessivo o se è continuativo nel tempo può scatenare l’effetto opposto.
Il caffè, oltre a svolgere di per sé la funzione di alleviare la cefalea e dar sollievo, potenzia l’effetto degli analgesici come il paracetamolo, l’ibuprofene e l’aspirina. Uno studio di Lipton effettuato nel 2017 ha dimostrato che il trattamento della cefalea trovi maggior efficacia con l’azione combinata di analgesici e caffè. Il riferimento è alle cefalee di tipo tensivo e alle emicranie.
Anche lo studio di Goldein del 1999 aveva intuito questa potenzialità insita nel caffè e aveva riscontrato che la combinazione di analgesici e caffé riduce l’intensità del dolore e allevia sintomi come la fotofobia, cioè il fastidio della luce, e la fonofobia, l’estrema sensibilità ai rumori, fattori che si associano alla cefalea e la intensificano.
Ci sono, dunque, questi effetti assolutamente positivi e benefici, ma esistono anche degli effetti collaterali legati ad un consumo elevato di caffeina. L’assunzione cronica di caffè comporta dei rischi. Può essere proprio quello a scatenare la cefalea così come non si dovrebbe mai abusare di analgesici e tantomeno dell’associazione ad essi del caffè. Prima di intraprendere questa soluzione per il mal di testa, infatti, è sempre bene consultare il proprio medico e chiedere il parere.
La caffeina può essere un’antagonista dei recettori dell’adenosina nel sistema nervoso centrale e periferico determinando perciò questi effetti collaterali, tra cui anche il mal di testa come sintomo dell’astinenza nel caso in cui si interrompe bruscamente un’abitudine di consumo costante e prolungata nel tempo. Il caffè quindi va bevuto moderatamente e anche se può rivelarsi un buon rimedio naturale o combinato con i farmaci contro il mal di testa bisogna sempre parlarne con il medico.
Parole di Romana Cordova
Laureata in Lettere moderne e specializzata come docente di lingua italiana a stranieri amo scrivere e occuparmi di lifestyle con particolare riferimento all'ambito della gastronomia. Sono autrice di un libro di cucina e tradizioni cattoliche, tema che per diversi anni ho approfondito anche in una trasmissione radiofonica.