Di Cesare Orecchio | 30 Agosto 2024
Come conservare al meglio il pesto alla genovese fatto in casa? Importantissimo saperlo al fine di preservare gusto e consistenza: ecco come!
Tra i tanti condimenti per la pasta, ma anche per alcuni secondi e bruschette, troviamo lui, il fantomatico pesto alla genovese: un sugo ricco di sapori e consistenze, dato dal pestaggio di foglie freschissime di basilico, parmigiano, pinoli, aglio e olio EVO di grande qualità. Sinonimo di bontà italiana, è amato moltissimo non solo nel nostro Paese, ma anche e soprattutto all’estero, considerando la freschezza e la morbidezza al palato, che crea immagini davvero golose. Ormai possiamo prepararlo tutti in casa grazie ai migliori elettrodomestici che la nostra cucina dispone.
Tuttavia, che si scelga di preparare alla classica maniera o in altre, bisogna saperlo conservare al meglio poiché il rischio che si perda o che risulti nero è alto. Come poterlo riporre in tranquillità nei vari contenitori senza problematiche varie? Con questa guida anche voi ci riuscirete!
Pesto alla genovese, come poterlo conservare al meglio: tre trucchi speciali e adatti a te
Sia chiaro, nonostante ad oggi il pesto venga realizzato quasi sempre in casa con frullatori o mixer da cucina, non stiamo rispettando la ricetta originale. O meglio, non rispettiamo il sapore che tramite pestaggio verrebbe sprigionato. Si chiama appunto pesto poiché le foglie di basilico vengono pressate più e più volte, questo fa sì che la pianta rilasci tutte le sue proprietà speciali. Ovviamente prepararlo alla vecchia maniera è un dispendio di tempo ed energie, ecco perché molti optano per l’uso degli elettrodomestici.
A prescindere da come vogliate realizzarlo poco importa(qui trovate la nostra ricetta), l’importante è che vi siano aglio, parmigiano, olio e pinoli, oltre alle foglie di basilico si intende. E per quanto riguarda i metodi di conservazione? Forse ve ne sarete accorti altre volte, ma questa piantina soffre moltissimo l’ossidazione generata dal contatto con l’ossigeno, pertanto il rischio è che risulti scurissimo, tendente al nero, non propriamente bello da vedere se consideriamo il colore originario della ricetta di un bel verde acceso.
Per conservarlo possiamo innanzitutto versarlo in qualche contenitore di plastica, se il nostro intento è consumarlo entro 2/3 giorni. Dovremo aggiungere olio a crudo in superficie senza shakerarlo cosicché lo strato oleoso preservi il colore e lasciarlo in frigorifero. Possiamo anche congelarlo in vasetti appositi per il gelo oppure in comodi contenitori per ghiaccio, cosicché da creare monoporzioni e regolarci di volta in volta in base alle quantità della ricetta.
In ultimo, ma non per importanza, uno dei metodi migliori per poterlo gustare quasi tutto l’anno è conservarlo sottovuoto. Dopo aver procurato dei vasetti sterilizzati con capsule nuove, versiamo il pesto al loro interno, aggiungiamo olio in superficie e facciamo bollire il tutto per 20 minuti all’interno di una pentola. Se abbiamo eseguito correttamente il passaggio, non si sentirà il classico ‘click clack‘ sulla capsula. Così facendo il pesto alla genovese durerà a lungo!
Parole di Cesare Orecchio
Amante dell’arte, della cucina e della scrittura, inizio il mio percorso a soli 18 anni dopo essermi diplomato in Storia della Moda e tecniche della confezione, pubblicando la mia prima raccolta di poesie ‘Petali di vita’. Ho cambiato poi vita diventando cuoco professionista nella mia città natale Messina per poi abbracciare la scrittura a 360°.