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Primi Piatti

Buona la lasagna, ma quanti strati deve avere? Sembra scontato ma non lo è affatto: forse hai sempre sbagliato

La lasagna è buonissima, ma il numero di strati mette sempre in crisi tutti quanti: il suggerimento per una ricetta veramente top, da gustare in famiglia o da portare quando si è ospiti di qualcuno.

Un dilemma quasi esistenziale che ci si pone in prossimità di compleanni e festività, oppure in vista della domenica, giornata solitamente passata in famiglia, proprio nel momento in cui ci si appresta ad andare in cucina ed iniziare la preparazione di un primo piatto buonissimo: quanti strati deve avere la lasagna? 

Ma andiamo con ordine. Amata da grandi e piccini e  mangiata in tutto il mondo, la lasagna è un piatto antichissimo, citata  già nei Memoriali Bolognesi apparsi alla fine del XIII secolo. Nel corso degli anni, la sua ricetta è stata perfezionata ed ha preso anche sfaccettature regionali, sebbene in tanti continuino a considerare Bologna come patria della lasagna.

A prescindere dalle varianti, e che sia fatta o meno col sugo, la lasagna è veramente buonissima: ma di quanti strati si dovrebbe fare affinché possa essere davvero perfetta? La risposta potrebbe essere veramente sorprendente, ecco perché.

Gli strati giusti della lasagna per una ricetta veramente top

Partiamo dal presupposto che, come spesso avviene in cucina, non c’è una vera e propria regola: tutto dipende dai gusti di chi cucina e di chi è destinato a gustarsi la pietanza. In ogni caso, per cucinare una buona lasagna (e quindi realizzare un piatto degno di questo nome) sembra siano necessari almeno tre strati.

Il giusto equilibrio per una lasagna veramente gustosa: i suggerimenti sulla realizzazione dei vari strati – buttalapasta.it

Idealmente,  l’equilibrio perfetto potrebbe essere rappresentato da quattro o cinque strati, purché siano ben conditi: il rischio, in questo caso, è infatti quello di realizzare una lasagna secca con sfoglie attaccate una all’altra. Aumentando gli strati, in proporzione, va quindi aumentata anche la quantità di condimento, che deve essere piuttosto liquido (e che si asciugherà durante la cottura in forno).

Per il numero di strati da aggiungere va considerata anche l’altezza della teglia, abbastanza alta da non permettere alla lasagna di strabordare una volta messa in forno. Generalmente, preparare una lasagna con sei o sette strati potrebbe creare problemi di consistenza e non essere utile alla causa; come detto prima, meglio trovare un equilibrio e non esagerare. Se cercate una particolare variante per realizzare una lasagna che possa sorprendere tutti, date un’occhiata a questa ricetta con zucca e salmone!

Manuel

Romano classe ’96 scrittore e poeta, laureato in Filologia Moderna e aspirante ricercatore universitario; redattore da diverso tempo, oltre all’amore per la lettura spicca la passione per l’arte in generale, i film, i fumetti, le serie tv e lo sport.

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