Di Floriana Vitiello | 20 Ottobre 2023
Di solito diciamo che è meglio idratarsi prima o dopo il pasto, per evitare di complicare la digestione. Mito o realtà? Facciamo il punto della situazione.
Mancanza di concentrazione, irritabilità, pelle di coccodrillo… Di fronte ai classici segni di disidratazione, il riflesso consigliato è bere acqua, preferibilmente da uno e mezzo a due litri al giorno. L’eccezione è quando si mangia: molte persone esitano a riempire troppo il bicchiere, per paura di provocare gonfiore e altri problemi digestivi.
Acqua e cibo fanno davvero male insieme? Finora nessun articolo scientifico attesta questa tesi. A quanto pare si tratta di un’idea preconcetta. Ma il corpo è ben fatto e il sistema digestivo si adatta a seconda di ciò che ingeriamo. Non saranno uno e nemmeno tre bicchieri d’acqua a cambiare tutto.
Quando bere? Un abbondante bicchiere d’acqua a scelta, tranquillamente, 15-30 minuti prima del pasto. Per un effetto disintossicante, vitaminico e per abbassare il carico glicemico della colazione , 1 succo di limone diluito (1/3 di succo, 2/3 di acqua) al mattino, a meno che non ci siano problemi digestivi ( reflusso , ulcera, ecc.)
Bere durante i pasti: l’interrogativo circondato da troppo miti. Sfatiamoli!
Idratarsi durante i pasti sarebbe addirittura utile secondo i nutrizionisti: “Ciò ammorbidirà il bolo alimentare e quindi aiuterà la digestione”. Secondo gli specialisti bere acqua durante i pasti permette, tra le altre cose, di regolare l’acidità dello stomaco, generata naturalmente quando mangiamo. Questo gesto calma anche gli appetiti voraci.
Il riflesso del bicchiere d’acqua crea allora una dinamica benefica: si prende la forchetta, si mastica, la si posa, si beve un bicchiere d’acqua e così via. Chi teme ancora di avere la pancia gonfia può stare tranquillo, potrebbe anche darsi che si verifichi l’effetto opposto. Bere durante il pasto invia un segnale di sazietà al cervello.
Se la caraffa di acqua a tavola è quindi consigliata, resta da scegliere con attenzione il suo contenuto. In assenza di acqua del rubinetto, optiamo preferibilmente per acqua in bottiglia arricchita con calcio, bicarbonato o magnesio perché questi minerali aiutano a digerire e distruggere meglio gli acidi grassi.
Liscia o gassata? Se soffri di gonfiore, è meglio privilegiare la prima opzione. “Le bevande analcoliche aumentano la quantità di aria nello stomaco”, sottolinea il gastroenterologo Olivier Spatzierer. Infine, evitate i cubetti di ghiaccio e servitelo a temperatura ambiente. “L’acqua troppo fredda può disturbare la digestione”, avverte. Bisogna evitare un contrasto troppo forte tra la temperatura del corpo e quella della bevanda. Una volta applicate queste regole non resta che brindare.
Parole di Floriana Vitiello