Di Daniela Guglielmi | 8 Dicembre 2024
Non lasciarti fermare dall’assenza di uno schiacciapatate: puoi ottenere un purè perfetto anche senza, e dimenticherai l’idea di acquistarlo già pronto.
Il purè è uno di quei contorni che non passano mai di moda: semplice, gustoso e nutriente. Tuttavia, comprare un purè già pronto significa rinunciare a quella genuinità che solo una preparazione casalinga può offrire. Ma se manca lo schiacciapatate? Come sempre, a tutto c’è una soluzione.
Partiamo dalla base. Le regole per un buon purè non dipendono dagli strumenti utilizzati, ma dalla materia prima e come viene lavorata. Le migliori patate per il purè sono quelle ricche di amido, come le patate farinose (es. Russet o Bintje). Questo tipo di patata si sfalda facilmente e regala al purè una consistenza vellutata. Evitate invece le patate cerose, più adatte per insalate o cotture al forno.
E poi la cottura, il tasto dolente: per ottenere un purè ad hoc è necessario rispettare la cottura, cuocere le patate tutte con la stessa forma o, ancora meglio, tagliarle in pezzi uniformi. La cottura è essenziale per garantire la consistenza desiderata, così come la schiacciatura e il condimento. Ma se non si ha lo schiacciapatate? Ecco la soluzione.
Come fare il purè senza schiacciapatate
Se non abbiamo questo attrezzo, i consigli sopra indicati diventano ancor più fondamentali. La cottura è infatti il primo segreto per preparare un composto cremoso, senza grumi. Nel dettaglio, le patate devono essere messe in ammollo quando l’acqua è ancora fredda, assicurandosi che i pezzi siano tutti uguali.
Dopodiché, si procede con la cottura per circa 15/20 minuti (nel caso le avessimo tagliate a pezzi), o per un tempo maggiore per chi le mette intere, anche se lo sconsigliamo vivamente: talvolta 5 minuti persi a tagliarle possono semplificare i processi successivi. E se non avete uno schiacciapatate, meglio tenerlo in considerazione.
Il segreto è far sì che le patate siano talmente cotte da sfaldarsi facilmente, anche con una forchetta. Quando le patate saranno pronte, si potrà passare alla vera e propria schiacciatura.
Nel momento in cui queste sono tiepide, basta metterle su un tagliere o in una ciotola (in base alla quantità) e iniziare a schiacciarle con la forchetta. E se non riescono a diventare completamente lisce e uniformi? Nessun problema: un purè leggermente rustico, con qualche pezzetto di patata, può aggiungere personalità alla portata.
Una volta schiacciate le patate, aggiungete i tocchetti di burro e mescolate con la forchetta. Il calore delle patate fonderà il burro e quest’ultimo, a sua volta, scioglierà nuovamente le patate. Un consiglio? Se scaldate il burro e lo fate sciogliere prima, il calore del burro aiuterà il processo di schiacciatura collettivo. Non dimentichiamo l’aggiunta di sale a piacere e formaggio.
Il paradosso? Il purè schiacciato a mano può diventare addirittura più buono di quello fatto con lo schiacciapatate. Provare per credere!
Parole di Daniela Guglielmi
Potrei dire di essermela cercata, ma la verità è che la scrittura ha trovato me. Classe '94, scrittrice per caso e oggi redattrice a tempo pieno. La mia avventura con la scrittura è iniziata per gioco, quando qualche anno fa ho mollato tutto per ritrovare me stessa. Da allora collaboro con diverse riviste e blog, trasformando un semplice passatempo in una carriera a tempo pieno. Non amo la superficialità: mi nutro di approfondimenti e cerco sempre di andare oltre l'apparenza delle cose.