Di Cristina P. | 19 Febbraio 2024
Un alimento in particolare è in grado di aumentare il rischio di contrarre una grave patologia: è molto amato e sarà difficile farne a meno.
Sappiamo quanto l’alimentazione sia importante per la salute delle persone, un argomento a cui prestare la massima attenzione per stare bene e in forma, ma anche per preservarsi da diverse patologie gravi.
È fondamentale adottare un regime sano e seguirlo fedelmente, ma soprattutto non cadere nella tentazione di introdurre stabilmente nella propria dieta pasti o scelte che non siano così nocive per il proprio organismo. L’ultima ricerca ha stabilito quanto sia importante limitare l’ingestione di carni rosse e insaccati.
Infatti, l’agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC), un organismo che fa parte dell’Organizzazione mondiale della Sanità, ha certificato che le carni processate, dalle salsicce ai salumi e ai würstel, sono da intendersi come cancerogene per l’uomo.
Se ne parlava già da tempo, e i tempi e i modi con cui consumarle per limitare gli effetti avversi sono noti già da un po’, esattamente come la lente di ingrandimento che era stata posta sui loro pericoli, ma la certezza della classificazione è un ulteriore duro colpo agli amanti delle proteine animali. Infatti, il verdetto – espresso dalla pubblicazione dello studio su Lancet Oncology – ha preso in rassegna ben 800 ricerche epidemiologiche effettuate in tutti i continenti, da cui si è evinto che le carni processate andavano inserite nel gruppo 1 dei cibi cancerogeni certi.
Attenzione alle carni processate: come comportarsi dopo l’ultima certificazione
Per capire meglio di cosa si parla, è lo stesso gruppo di cui fanno parte anche l’amianto, l’alcol, il fumo e le radiazioni UV. Le carni rosse, invece, sono state inserite nel gruppo 2A, quello dei cibi probabilmente cancerogeni.
A essere demonizzata non è tanto la carne in sé quindi, ma i processi che subisce. Affumicatura, conservanti e i trattamenti che vengono fatti a molti prodotti, ma anche alcuni tipi di cottura (su tutti quello alla brace), aumentano di gran lunga la pericolosità di alcuni cibi a base di carne.
Lo studio ha indicato anche le abitudini che bisognerebbe avere per abbassare i rischi. Innanzitutto bisogna evitare di consumare pasti del genere ogni giorno: bastano 50 grammi di carni lavorate ogni 24 ore per aumentare del 18 per cento la possibilità di sviluppare il cancro del colon-retto, il tumore maggiormente associato all’ingestione prolungata di questi cibi.
Attenzione però anche al pancreas e allo stomaco, altre sedi poste sotto stretta osservazione. Insomma, scelte consapevoli in tal senso incideranno sempre di più sulla salute globale e saperlo potrebbe garantirvi una vita più lunga e sana, a costo di alcune dolorose rinunce a tavola.
Parole di Cristina P.