Occhio a questo errore con l’arrosto di vitello al forno. Ecco perché vi viene sempre secco e difficile da masticare, dovete fare così.
Ora che la Pasqua è dietro l’angolo, per moltissime persone è arrivato il momento di pensare a quello che sarà il menu per il pranzo della domenica. Dove ci saranno ospiti e parenti in casa, e sarà obbligatorio soddisfarli e stupirli con pietanze che possano allietare il palato e far tutti felici. Una delle ricette più apprezzate e che rappresentano la tradizione assoluta è l’arrosto di vitello al forno.
Che segue una procedura di preparazione ben precisa, che va sempre seguita per fila e per segno al fine di ottenere un piatto che sia in linea con le proprie esigenze. Senza commettere alcun errore, altrimenti il rischio è di ritrovarsi con una pietanza che sia secca e difficile da masticare. Capita anche a voi? Allora probabilmente fate questa cosa, che lo rende meno tenero e succoso. Ecco il consiglio degli esperti, così non sbaglierete più nulla.
Spesso accompagnato da patate al forno come contorno, l’arrosto di vitello al forno fa parte della tradizione di Pasqua. E anche questa domenica, milioni di famiglie si ritroveranno a mangiarlo in compagnia dei propri cari. Se siete gli addetti alla preparazione, dovete stare attenti ad alcuni dettagli, che vi permetteranno di non cadere in errore e di avere una pietanza sempre tenera e succosa.
Dovete innanzitutto fare attenzione alla giusta scelta della carne, preferendo tagli come noce, girello e magatello. Dopo esser tornati a casa, in cucina dovete legare per bene il pezzo comprato per trattenere i succhi di cottura. O in alternativa, potete chiedere direttamente al vostro macellaio di fiducia. Sarebbe poi sempre bene maneggiare la carne con delicatezza, girandola con cucchiai di legno o pinze. Evitando dunque di punzecchiare o bucare la carne, altrimenti diventa stopposa.
Altro errore da evitare è non far raffreddare bene l’arrosto dopo la cottura. In questo modo, il taglio sarà più complicato e anche in bocca l’arrosto risulterà più stopposo. Se volete monitorare la cottura della carne, potete aiutarvi con un termometro da cucina che va inserito al centro della pietanza. Se segna 60 gradi allora è poco cotta, con 68 gradi è al punto. Infine con 75 gradi, capirete quando è ben cotta. Si tratta di consigli base ma che potrebbero salvare la vostra ricetta.
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