Le arachidi tostate sono molto popolari alle feste o agli aperitivi e in tantissimi le trovano un ottimo snack. Ma siamo sicuri che mangiarle sia una buona idea?
Note anche come noccioline o spagnolette, le arachidi sono il frutto dell’omonima pianta appartenente alla famiglia delle leguminose. Queste vengono utilizzate per la preparazione del burro, di salse o dell’olio usato per la frittura degli alimenti. Inoltre possono essere acquistate con o senza guscio, al naturale oppure tostate, e per molti rappresentano un deliziosissimo snack ideale come accompagnamento durante gli aperitivi e le feste. Eppure, nascondono un segreto che ognuno di noi dovrebbe conoscere per il bene della sua stessa salute.
In Italia, come nel resto dell’Europa, la coltivazione delle arachidi si è interrotta ormai da tempo. Per questo motivo vengono solamente importate da altri Paesi – come l’Egitto e il Texas (Stati Uniti) per quelle che hanno il guscio e l’Argentina per quelle sgusciate.
Stiamo parlando di un alimento dalle numerose proprietà benefiche: ricco di minerali (tra cui magnesio, zinco, potassio e fosforo), proteine, fibre e vitamine (in particolare la E e quelle del gruppo B), il suo consumo è consigliato a coloro che soffrono di stanchezza cronica. Inoltre, grazie ai grassi monoinsaturi che contiene, è un alleato per la salute in grado di contrastare le patologie cardiovascolari.
I benefici delle arachidi, tuttavia, non implicano l’assenza di controindicazioni. Innanzitutto, queste potrebbero provocare seri problemi gastrointestinali e asma a chi è allergico o intollerante. Nei casi peggiori, il rischio è di andare incontro ad uno shock anafilattico. Il consumo di arachidi, inoltre, è sconsigliato a coloro che soffrono di ipertensione e trigliceridi alti, vista l’aggiunta di salute quando vengono sgusciate e tostate.
Questo è un aspetto che contribuisce a stimolare la sensazione di sete in chi le mangia e che, quando si è in un locale per un aperitivo tra amici, potrebbe anche spingerci a consumare più alcolici o bibite zuccherate. A ciò si aggiunge un particolare di cui non tutti sono a conoscenza, ma che merita la nostra attenzione.
Durante la loro produzione, le arachidi sgusciate vengono fritte – nella maggior parte dei casi con olio di palma a 150 gradi. Successivamente si aggiunge il sale o si passa ad altre lavorazioni (come la tostatura o la copertura con cioccolato, a seconda di quella che sarà la loro destinazione). Le arachidi in guscio, invece, non sono fritte e vengono tostate a circa 160 gradi in modo da eliminare i residui di umidità e dorarle.
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