Amadori+la+conosciamo+tutti%2C+ma+conoscete+la+storia+dell%26%238217%3Biconica+azienda%3F+Super+appassionante
buttalapastait
/articolo/amadori-la-conosciamo-tutti-ma-conoscete-la-storia-delliconica-azienda-super-appassionante/199530/amp/
Fatti di Cucina

Amadori la conosciamo tutti, ma conoscete la storia dell’iconica azienda? Super appassionante

La rinomata azienda Amadori ha una storia ricca e dettagliata, tutta da conoscere. Ecco come è nato e si è sviluppato l’iconico marchio. 

Amadori è uno dei principali leader del settore agroalimentare italiano. Specializzata nell’ambito avicolo, ha progressivamente esteso la sua offerta a tutto il campo delle proteine: carni bianche rosa e anche proteine vegetali sono ormai i protagonisti dei suoi prodotti.

Con 17 stabilimenti di filiera, più di 800 allevamenti, 19 centri di distribuzione, oltre 9200 collaboratori, l’azienda Amadori è un marchio di grande qualità, tra le eccellenze alimentari del nostro Paese. Guidata da valori come la sostenibilità ambientale, economica e sociale, così come dall’importanza di una filiera integrata, Amadori ha sempre posto al centro la cura e il rispetto per gli animali. 

Non si è fermata alla tradizione, ma ha ha sviluppato una costante innovazione e attualmente è impegnata nella lotta al climate change con energia elettrica e auto prodotta da fonti rinnovabili. Quale è la storia di questa grande azienda? Come è nata e come si è evoluta nel corso del tempo?

La storia dell’azienda Amadori: eccellenza italiana evoluta negli anni

La storia degli Amadori ha inizio in Emilia Romagna all’inizio degli anni Trenta del Novecento. Nata dal lavoro di Ondina e Agostino Amadori insieme ai loro figli, Adelmo, Arnaldo e Francesco, comincia come attività di commercializzazione del pollame e di animali da cortile a livello locale.

È a partire dagli anni Cinquanta che prende avvio la decisione di concentrarsi in prevalenza sull’allevamento e dona vita ad un percorso imprenditoriale che vede l’azienda in costante crescita e trasformazione nel corso dei decenni successivi. Diventa a gestione manageriale e si afferma come uno dei principali leader nel settore. Negli anni Sessanta prende forma la filiera integrata Amadori con il primo mangimificio, il primo incubatoio e l’iniziale impianto di macellazione. Nel 1969 viene ufficialmente fondata l’azienda. A partire dagli anni Settanta la distribuzione si sposta dal piano locale e si estende a livello nazionale.

La nascita e l’evoluzione dell’azienda Amadori – (Foto Instagram@amadori) – buttalapasta.it

Sul finire di quel decennio prendono avvio i primi allevamenti in Abruzzo e sarà negli anni Ottanta con le campagne pubblicitarie e il lancio sul mercato dei primi prodotti elaborati che il successo dell’azienda vedrà piena la sua piena espansione. Gli anni Novanta vedono un consolidamento della specializzazione e dello sviluppo  anche grazie all’acquisizione di altre importanti realtà dell’avicultura italiana come Cibus a Brescia e Avichianti a Siena. Vengono fondati impianti in diverse città del centro-nord. La piena affermazione arriva negli anni Duemila quando Amadori è ormai un rinomato punto di riferimento in Italia per i piatti a base di carne.

La crescita prosegue nel decennio successivo con la realizzazione di prodotti sempre più innovativi e un’attenzione alle esigenze di consumo che si rivela vincente. Negli ultimi anni la produzione si è estesa anche alle proteine vegetali e nel 2022 è avvenuta l’acquisizione di Rugger Srl , la storica azienda piemontese di fascia alta nel campo dei salumi, titolare del marchio Lenti. Con il nuovo logo creato lo scorso anno, Amadori si prepara ad un futuro con un successo che si preannuncia stabile e in crescita e sicuramente ulteriori innovazioni offerte ai consumatori che dimostrano di apprezzare notevolmente i prodotti di questa azienda ormai storica.

Romana Cordova

Laureata in Lettere moderne e specializzata come docente di lingua italiana a stranieri amo scrivere e occuparmi di lifestyle con particolare riferimento all'ambito della gastronomia. Sono autrice di un libro di cucina e tradizioni cattoliche, tema che per diversi anni ho approfondito anche in una trasmissione radiofonica.

Recent Posts

ìHo deciso, per il dessert di Capodanno il panettone lo uso così e lo mangiano persino i bambini: mamma che goduria

C'è un modo diverso e buonissimo per consumare il panettone a Capodanno. Un'idea brillante per…

32 minuti ago

Con un po’ di miele e zucchero rendo il brindisi di capodanno il più chic di sempre: me l’ha insegnato la nonna

Mi bastano un po' di miele e zucchero per rendere il brindisi di Capodanno super…

2 ore ago

Andava sempre a male, ora non sbaglio più con la pastiera: così dura per giorni

Ho sempre sbagliato a conservare la pastiera: ora ho capito come si fa e si…

3 ore ago

Non pensavo potessi sfornare una torta sofficissima senza burro e mi sono dovuta ricredere, questo dolce è perfetto

Deliziate i vostri ospiti con una torta insolita, ecco la nostra proposta per il dolcetto…

3 ore ago

Cozze avanzate? Nessun problema, le riusi così ed esce un piatto fenomenale: pura bontà

La tradizione parla chiaro: alla cena della Vigilia si mangia pesce. E cosa c'è di…

4 ore ago

Conservavo sempre i pomodori in frigorifero fino a che non ho scoperto questo: un rischio che nessuno immagina

Buona parte delle persone, dopo l'acquisto, ripone i pomodori in frigorifero. Questo gesto, però, può…

5 ore ago