Alzheimer, un primo segnale può scattare quando fai la doccia

Uomo Alzheimer

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Emerge un sintomo mai sentito primo capace di fare individuare il morbo di Alzheimer o altre tipologie di declino cognitivo, lo conferma uno studio apposito.

Il morbo di Alzheimer è una delle malattie che più fa paura. Il deperimento neurodegenerativo che caratterizza questa malattia delle cellule cerebrali porta alla cancellazione progressiva ed inarrestabile della memoria. Perdere i ricordi di una vita è senz’altro qualcosa di terribile, ed il morbo di Alzheimer è qualcosa che non ha una cura. Al pari di altre forme di demenza, che al massimo possono essere in parte prevenute e rallentate.

Uomo Alzheimer

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Come altre patologie, anche il morbo di Alzheimer presenta dei sintomi che, se dovessero reiterarsi nel corso del tempo con una certa frequenza ed intensità, possono fare da spia in grado di anticipare la presenza della malattia ad un certo stadio. Vuoti di memoria sempre più frequenti, sbalzi di umore frequenti, difficoltà nel ricordare le parole giuste, smarrimento sono tra i segnali più noti. All’inizio tutti questi fattori possono anche essere scambiati per qualcosa di più leggero, come ad esempio stress. Ora però uno studio ha evidenziato un altro possibile sintomo del morbo di Alzheimer, che può verificarsi sotto la doccia.

Qual è il campanello d’allarme dell’Alzheimer?

Studiosi della statunitense Columbia University hanno individuato un fattore ulteriore, decisamente inedito e molto, molto inaspettato. Oltre che molto sorprendente. Riguarda la difficoltà a riconoscere l’odore del sapore, cosa che quando fai la doccia od un bagno invece non dovresti avere invece difficoltà ad individuare. A quanto pare però, sembra che non percepire il profumo del sapone sia legato in qualche modo alla triste eventualità di stare sviluppando il morbo di Alzheimer. Come sono giunti a questa conclusione gli esperti?

La percezione degli odori attiva un processo che ha luogo nella memora ed in aree specifiche del cervello. E tutte quante queste zone risultano colpite dall’Alzheimer nel suo stadio iniziale. Forse non tutti sanno che i pazienti sotto trattamento per questa malattia vengono sottoposti a dei test nei quali si chiede loro di identificare gli odori.

Doccia aperta

Qual è il campanello d’allarme dell’Alzheimer? – buttalapasta.it

Ed i risultati sono spesso estremamente negativi in tal senso. Tale difficoltà è stata notata dai ricercatori della Columbia University anche negli individui soggetti a lieve deterioramento delle capacità cognitive, stato che puoi poi tramutarsi in morbo di Alzheimer, per l’appunto.

Come si è svolto lo studio

E perché proprio il sapone? Per una semplice comodità di opportunità: si presuppone che le persone si lavino in maniera approfondita tutti i giorni. E quindi quello del sapone è uno dei profumi che più siamo abituati ad avvertire. Possono essere comunque altrettanto indicativi, stando a questo studio condotto dagli esperti americani, anche gli odori di gas, fumo di sigaretta, cuoio, rose, fragole, limone, ciliegie, menta e qualche altro.

Il tutto è stato osservato in un esperimento che ha coinvolto 647 individui nel corso di 8 anni, con tanto di quesito legato al riconoscimento dei vari odori. Esiste un termine clinico per definire la incapacità di stabilire gli odori: anosmia.

Saponi

Come si è svolto lo studio – buttalapasta.it

Ma per decretare se questa condizione fosse legata ad un inizio di deperimento neurodegenerativo, i ricercatori hanno fatto svolgere ai soggetti dello studio anche un apposito test cognitivo. Ed a seconda delle combinazioni emerse, è stato possibile stabilire che c’era in corso proprio un inizio di Alzheimer. Un totale di 102 persone ha maturato un declino cognitivo e 32 hanno purtroppo sviluppato demenza cognitiva. Anche il mal di testa può essere indicativo di alcune situazioni da non trascurare.

Parole di Salvatore Lavino

Classe 1985, giornalista pubblicista con una più che decennale esperienza nel settore e con migliaia di articoli prodotti in merito ai temi più disparati. Attualmente impegnato con diverse collaborazioni che trattano di vari argomenti, tra ecologia, cucina, sport, attualità, benessere e molto altro.

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