Altro che super food, questi vanno dritto nella black list e non andrebbero consumati spesso

I superfood da evitare secondo Coldiretti

La lista nera di Coldiretti - buttalapasta.it

Sono pericolosi per la salute e non andrebbero consumati in alcun modo. Ecco quali sono i cibi più nocivi da evitare. 

Negli ultimi anni si è tanto parlato di super food, ovvero quegli alimenti così ricchi di vitamine e nutrienti essenziali per il nostro organismo, da essere una vera e propria medicina per il corpo. I superfood godono spesso dell’appellativo di alimenti funzionali o cibi nutraceutici. Esistono due sottoinsiemi del superfood quello dei superfruit (superfrutto) e dei supergrain (supercereali).

Avere un’alimentazione equilibrata e ricca di tutte le vitamine possibili, è fondamentale per mantenere un buono stato di salute generale e per supportare il nostro sistema immunitario. Alla categoria dei superfood vengono attribuite molte proprietà, ad esempio energizzanti e toniche – come nel caso del ginseng e del guaranà – oppure antiossidanti – come nel caso dei superfruit.

In realtà, non è mai stata dimostrata la vera esistenza dei superfood intesi come cibi estremamente più ricchi di vitamine rispetto ad altri. Esistono, però, dei cibi che vengono quotidianamente importati dall’estero (e che spesso ritroviamo sotto l’appellativo ‘superfood’), che non andrebbero consumati a causa della loto altissima concentrazione di tossicità per la salute.

Mai consumare questi cibi, sono pericolosi

Coldiretti ha presentato la lista dei cibi più contaminati attualmente in commercio in Italia. Si tratta di dieci materie prime importate che, secondo recenti analisi, risulterebbero estremamente rischiose per la salute. L’elenco è stato pubblicato sulla base degli ultimi rapporti dell’EFSA, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare.

Evita assolutamente questi cibi

Alcuni dei cibi da evitare secondo Coldiretti – buttalapasta.it

L’EFSA è un organo esterno dell’Unione Europea, e si occupa di fornire consulenze specialistiche per consentire alla Commissione europea, al Parlamento europeo e agli Stati membri dell’UE di gestire i rischi in ambito di sicurezza del cibo e catena alimentare, come in questo caso. Al primo posto della lista dei cibi da evitare troviamo il peperoncino, perché contiene tantissimi residui di prodotti fitosanitari, ovvero tutti quei prodotti chimici utilizzati nelle coltivazioni.

Da evitare assolutamente anche le bacche di Goji provenienti dalla Cina e il riso del Pakistan. Nella lista nera troviamo anche i melograni dalla Turchia, il tè dalla Cina, l’okra (una piccola zucchina) che proviene dall’India, il dragoncelli fruit dall’Indonesia, i fagioli secchi del Brasile e i peperoni dolci dall’Egitto. Nonostante siano in commercio in Italia, sono prodotti con elevati livelli di irregolarità perché contaminati dalla presenza di insetticidi.

La cosa ancora più grave e preoccupante, ha fatto sapere Coldiretti, è che questi prodotti godono di un regime agevolato da parte dell’Unione Europea. Infatti, pare che non ci siano dazi sull’importazione di questi cibi negli Stati europei. Attualmente i Paesi produttori degli alimenti nella black list, non pagano un euro di imposte alla dogana.

 

 

 

 

Parole di Greta Di Raimondo

Laureata in Beni Culturali e Discipline dello Spettacolo, la mia formazione si basa prevalentemente sullo studio del settore artistico e culturale, dove risiedono la maggior parte dei miei interessi. Da un anno ricopro il ruolo di articolista, nel tentativo di appassionare i lettori al mondo dell'attualità e della cultura.

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