Altro che di pollo, le cotolette io le ho fatte di tacchino ed erano tenere tenere: salva la ricetta

Cotolette di tacchino

Cotoletta di tacchino, come farla? (ButtalaPasta.it)

Solitamente siamo abituati a fare le cotolette con il pollo o il vitello, oggi vi sveliamo come realizzarle col tacchino e renderle davvero molto tenere.

Dopo aver provato questa ricetta non tornerete di certo più indietro, perché davvero sarà difficile riuscire a regalarvene di migliori.

Prima di passare alla ricetta vogliamo però fornirvi anche qualche nozione storica su questo piatto. Il nome “cotoletta” deriva dal dialetto milanese “cuteléta” che è ispirato al francese cotelette che in realtà si può tradurre letteralmente con costoletta. Inizialmente si trattava infatti della costoletta di vitello che dava vita alla cotoletta alla milanese. Ritroveremo questo piatto solo nel 1814 nel dizionario milanese-italiano di Francesco Cherubini.

E dobbiamo ammettere che l’idea di panare la carne arriva dalla Francia, nel XVIII secolo si realizzavano le costine panate e fu un cuoco d’Oltralpe a portarle in Italia, inizialmente si marinavano con burro fuso con erbe, sale, pepe e chiodi di garofano per poi passarle in farina, uova battute e pangrattato per friggerle.

Per arrivare ai giorni nostri quando la cotoletta alla milanese è un piatto della tradizione, realizzata però rigorosamente con carne di vitello, burro chiarificato e uova fresche. Non sono ammesse varianti, ma oggi noi non vi presenteremo una cotoletta alla milanese bensì un piatto realizzato col tacchino.

Cotolette di tacchino, la ricetta

La ricetta che vi prepariamo oggi, nella sezione “Secondi Piatti di carne”, è quella delle cotolette di tacchino. Avrete così la possibilità di realizzare un piatto molto differente dal solito e altrettanto buono.

Come realizzare una cotoletta di tacchino

Ricetta cotoletta di tacchino (ButtalaPasta.it)

Partiamo sottolineando quali sono gli ingredienti da acquistare per realizzare il piatto:

  • Tacchino in fette, 500 g
  • Uova, 2
  • Pangrattato, 200 g
  • Olive nere denocciolate, 30 g
  • Capperi sotto sale, q.b.
  • Aglio, 2 spicchi
  • Peperoncino fresco, 1
  • Prezzemolo, q.b.
  • Sale, q.b.
  • Olio evo, q.b.
  • Pepe nero, q.b.

Passiamo ora alla preparazione.

Per prima cosa concentriamoci sulla panatura, dopo aver tolto i semi dal peperoncino tritiamolo finemente e mettiamolo in una ciotola. Dissalate i capperi, lavandoli diverse volte e aggiungete le olive andando a sminuzzare tutto finemente, così come dovete fare col prezzemolo a parte.

Versate in padella dell’olio evo, gli spicchi d’alio e il peperoncino, lasciate soffriggere e aggiungete olive e capperi precedentemente tritati. Unite a questo punto il pangrattato al composto e lasciate tostare, eliminate l’aglio e trasferite il composto in una ciotola dove aggiungete anche il prezzemolo.

Rompete l’uovo in un’altra ciotola. Passate le fette di tacchino prima nell’uovo, poi nel composto della panatura e versatele in padella dove le cuocerete 2-3 minuti per lato. Il risultato sarà senza dubbio sbalorditivo.

Parole di Matteo Fantozzi

Giornalista pubblicista dal 2013 è laureato in storia del cinema e autore di numerosi libri tra cui “Gabriele Muccino il poeta dell’incomunicabilità” e “Gennaro Volpe: sudore e cuore”. Protagonista in tv di trasmissioni come La Juve è sempre la Juve su T9 e Il processo dei tifosi su Teleroma 56.

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