Dopo la carne che non è carne, ora arriva il riso che non è riso. Vediamo di cosa è fatto questo nuovo cereale ibrido.
Negli ultimi anni ogni alimento è stato stravolto e snaturato. Dalla Corea arriva il riso carnivoro. Vediamo di cosa è fatto.
Da circa 5 anni a questa parte il mercato degli alimenti vegani è “esploso“. In tutti i supermercati è ormai possibile trovare carne che, in realtà, non contiene nemmeno un grammo di carne ma è realizzata a partire da proteine vegetali. Stesso discorso per il pesce, i formaggi e le uova. Ormai le opzioni vegane che ricordano in tutto e per tutto – nella consistenza e nel sapore- i prodotti di origine animale, sono tantissime.
Di recente è arrivata in Italia anche la carne stampata in 3 D che somiglia moltissimo al filetto di bovino solo che, in realtà, si tratta di un prodotto 100% vegetale. In risposta a tutto questo la Corea del Sud ha deciso di produrre un riso a base di carne. Dunque è proprio il caso di dire che non si può più essere sicuri di quel che portiamo in tavola.
Basta carne, pesce, formaggi, riso tradizionali. Oggi tutto può sembrare una cosa ma essere, in realtà, tutt’altra. Dopo la carne vegana e il filetto stampato in 3D, dalla Corea del Sud arriva il riso a base di carne.
Se al ristorante vi portano un riso di colore rosa e dal sapore insolito, sappiate che potrebbe non essere riso ma carne. L’invenzione è tutta coreana. I ricercatori dell’università di Yonsei, in Sud Corea hanno creato un riso ibrido che è per metà vegetale e per metà animale. La parte animale è stata realizzata con i muscoli e le cellule adipose della mucca. L’intento degli scienziati non è certamente creare un riso carnivoro ma, piuttosto, un’alternativa alla carne che abbia un minor impatto sull’ambiente.
Infatti questo riso ibrido rappresenta una valida alternativa per chi non vuole rinunciare del tutto alla carne. Si tratta di un prodotto proteico ma molto più economico rispetto alla classica bistecca di manzo. Inoltre ha un impatto decisamente minore sull’ambiente. Il principio, alla fine, è lo stesso di chi produce la carne vegana: creare un’alternativa che sia più sostenibile per il Pianeta.
Chi poi vorrà potrà fare il passo successivo e diventare vegetariano o vegano ed abolire del tutto la carne, il pesce ed eventualmente anche i derivati come il latte, i formaggi e le uova. Chi, invece, non si sentirà di fare tale passo, potrà comunque decidere di alternare ogni tanto la solita fettina di carne o di pesce con alternative che hanno un minor impatto sull’ambiente e che sono comunque sicure per la salute.
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