Altro che barili e cantine: il futuro dell'invecchiamento degli alcolici è in fondo al mare

invecchiamento vino in mare

Il futuro dell'invecchiamento degli alcolici è sui fondali marini - buttalapasta.it

Vi sembra strano pensare che gli alcolici possano passare il loro tempo di invecchiamento nelle profondità del mare? Eppure è così.

Dimenticatevi di scendere le scalette per andare in cantina a prendere quella bottiglia tutta piena di polvere e di ragnatele che avete messo a invecchiare. Il futuro dell’affinamento degli alcolici passa per il mare.

Non è una novità portata dal nuovo anno appena cominciato. Infatti è già parecchio tempo che, in giro per il mondo, le aziende che producono vini fermi e vini frizzanti, spumanti o champagne, usano la tecnica dell’invecchiamento sotto il mare. Volendo usare il termine corretto dovremmo parlare di affinamento subacqueo.

Ma in cosa consiste? E perché il cantinamento in mare piace molto agli esperti del settore?

Come funziona l’affinamento degli alcolici in mare

L’affinamento del vino o di altri alcolici posti a riposare e ad invecchiare nelle profondità marine può ritenersi più sicuro di quello che avviene nelle classiche cantine a cui tutti siamo, più o meno, abituati a pensare quando si parla dell’invecchiamento di bottiglie pregiate.

Il motivo è semplice, è tutto studiato fin nei minimi dettagli e a livello scientifico, in questo modo non c’è alcun rischio che qualcosa possa andare storto e che si possa perdere la produzione. Tanto che diverse aziende in tutto il mondo hanno cominciato a seguire questo metodo. Dai francesi agli spagnoli, passando per gli italiani. Sì anche nel Belpaese c’è chi ha sperimentato tale metodo.

affinamento vini spumanti in mare

Il vino invecchiato in mare diventa più pregiato – buttalapasta.it

Un esempio made in Italy è lo spumante Abissi, il cui nome rievoca proprio le profondità marine, prodotto dalla cantina Bisson di Chiavari. È certamente un vino che è particolare non solo per l’affinamento sui fondali marini che avviene nella Baia del Silenzio di Sestri Levante, ma anche per la scelta del tipo di uva usata. Cioè Bianchetta, Vermentino e Cimixià.

Ci sono delle condizioni particolari in fondo al mare, che favoriscono un migliore processo di affinamento. Una di queste condizioni è la profondità di immersione delle bottiglie, che genera una pressione sul tappo. Questo permette al liquido che si trova all’interno della bottiglia di essere particolarmente protetto.

Poi sotto al mare c’è un buio naturale, e si sa che la luce è uno dei peggiori nemici del vino, e le correnti dell’acqua favoriscono un leggero movimento delle bottiglie che migliora il gusto dell’alcolico rendendolo armonico.

I vini invecchiati sotto alle acque marine, poi, acquisiscono delle caratteristiche tipiche come la mineralità e la sapidità che consentono ai degustatori di poter assaporare vini dal gusto particolare e unico.

Parole di Kati Irrente

Giornalista poliedrica scrivo per il web dal 2008. Sono appassionata del vivere green e della buona cucina, divido il tempo libero tra musica, cinema e fumetti d’autore.

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