Alcune caramelle gommose potrebbero contenere una sostanza pericolosa per l’essere umano: cosa emerge dalle analisi.
Tantissime persone consumano ogni giorno delle caramelle gommose, ma in alcuni casi sale l’allerta e adesso bisogna evitarne il consumo. Il prodotto ha un potenziale d’acquisto notevole, da qui la necessità di intervenire e anche nel minor tempo possibile.
La questione ha raggiunto dei contorni preoccupanti e per questo gli studiosi hanno deciso di procedere con analisi e accertamenti di natura medico-scientifica. Mai come in questi casi serve fare grande attenzione, ora invece i risultati che non lasciano spazio ad alcun dubbio.
Un nuovo studio certificato negli Stati Uniti ha analizzato due dozzine di caramelle gommose alla melatonina vendute come supporto per il sonno. Secondo la ricerca, però, alcune di esse potrebbero contenere una potenziale quantità di ormone in grado di aiutare a regolarlo.
Secondo quanto riportato dallo studio, il cui coautore è il dottore Pieter Cohen, professore associato di Medicina presso la Cambridge Health Alliance a Somerville (Massachusetts), l’uso della melatonina per dormire è in forte aumento. Nonostante i potenziali danni alla salute, infatti, il trend è in costante crescita e questo significa che gli acquirenti potrebbero aumentare, con tutte le conseguenze del caso per un modus operandi pericoloso per la salute.
Secondo quanto riportato dallo studio di Cohen, sarebbe stato scoperto un’aggiunta superiore al 347% rispetto a quello elencato sull’etichetta delle caramelle gommose. E proprio un barattolo potrebbe contenere anche degli ingredienti ancor più letali. Addirittura uno dei prodotti non conteneva melatonina: al suo interno ci sarebbe stato soltanto cannabidiolo o CBD.
Negli Stati Uniti l’allarme è stato lanciato, con tanto di presa di posizione da parte della Food and Drug Administration. Gli esperti hanno ribadito come sia illegale etichettare lo stesso alimento come un integratore alimentare. Si tratta di un dettaglio di non poco conto che si potrebbe ripercuotere sulla salute di tutti. Fatto sta che diversi prodotti, analizzati durante la ricerca, conterrebbero CBD, dettaglio pubblicizzato senza nascondere nulla al consumatore e alle consumatrici.
Come se non bastasse, inoltre, quattro dei prodotti testati contenevano livelli di CBD fra il 4 e il 18% rispetto a quelli indicati sull’etichetta, così come evidenziato dallo studioso Cohen.
Non dovresti più buttare i gusci d’uovo: te ne bastano tre per preparare un prodotto…
Barbara De Nigris a È sempre mezzogiorno ha svelato la sua ricetta della valdostana con…
La torta di mele è la più amata di tutte: con questo vademecum su quale…
E se i segnaposti per il pranzo di Natale li facessimo dolci? Un'idea goduriosa che…
Vuoi che i tuoi bambini inizino, finalmente, a mangiare frutta e verdura? Allora smetti subito…
Antonio Cassano ha dimostrato dissenso per una recente esperienza al ristorante, specificando che non ci…