Di Salvatore Lavino | 14 Febbraio 2025
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Allarme uova, da questa parte non se ne trovano più nei supermercati - buttalapasta.it
Scaffali vuoti nei punti vendita per quanto riguarda le uova. C’è una forte penuria nei rifornimenti e crisi totale a causa di un grave motivo.
C’è penuria di uova, con tutti i disagi che questa situazione di allarme totale sta generando. E la colpa è di una grave malattia che colpisce le galline. Le quali, come ovviamente tutti sanno, sono la principale nonché uniche fonti di produzione di uova. Ma negli ultimi tempi l’influenza aviaria ha mostrato segni di una diffusione preoccupante, influenzando gli allevamenti di pollame in diversi Paesi del mondo. Ed anche la vita quotidiana delle persone. In particolare, il virus H5N1 ha creato una situazione di emergenza che sta avendo ripercussioni significative sulle scorte di uova da alcune parti.
Il virus dell’influenza aviaria è stato scoperto nel 1997, infetta anche l’uomo e da allora è andato incontro a diverse mutazioni. La crescente incidenza di casi di infezione, sia tra gli animali che tra gli esseri umani, ha portato le autorità competenti a dovere intraprendere delle misure di sicurezza alimentare sempre più severe. Tutto ciò sta avendo delle ripercussioni inevitabili sulla produzione di uova. Dov’è che di uova non se ne trovano affatto nei supermercati e nei principali centri dove la gente si reca ogni giorno a fare la spesa?
Crisi totale di uova, dov’è che non si trovano
Questa difficile situazione sta avendo luogo negli Stati Uniti. Le immagini che circolano dai supermercati americani raccontano una storia di scaffali vuoti e prezzi alle stelle. Catene come Target, Kroger e Trader Joe’s stanno affrontando una crisi di approvvigionamento che ha reso difficile per i consumatori trovare uova fresche. Tali difficoltà sono amplificate dalla necessità di rispettare standard elevati per il benessere degli animali, che, in tempi di crisi, non possono sempre essere garantiti dagli allevatori.
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Crisi totale di uova, dov’è che non si trovano – buttalapasta.it
Le conseguenze sono evidenti: i prezzi delle uova sono aumentati drasticamente, alcune persone segnalano costi fino a un dollaro per singolo uovo e ci sono limitazioni sul numero di confezioni che ogni cliente può acquistare. I supermercati si trovano a dover affrontare questa crisi con creatività, cercando di riempire gli spazi vuoti sugli scaffali con altri prodotti, come bevande gassate, per mantenere un’apparenza di normalità. Dietro questa facciata si cela un problema ben più serio: l’incapacità di garantire un rifornimento adeguato di uova sane a causa della continua diffusione del virus.
Cosa provoca l’aviaria all’uomo?
L’influenza aviaria, che ha già colpito gravemente il settore avicolo, sta anche emergendo come una minaccia per la salute pubblica, con casi di contagio che hanno interessato anche l’uomo. Questo scenario ha portato le autorità sanitarie a lanciare allerta e a monitorare costantemente la situazione, non solo per proteggere il settore agricolo ma anche per garantire la sicurezza alimentare della popolazione.
Un altro aspetto preoccupante della crisi è l’impatto economico che essa genera. Molti allevatori si trovano in difficoltà a causa delle restrizioni imposte e della necessità di abbattere i polli infetti, il che porta a una riduzione della produzione. La domanda di uova, nel frattempo, rimane alta, e questo squilibrio tra offerta e domanda si traduce in un incremento dei prezzi, che colpisce in particolare le famiglie a basso reddito.
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Cosa provoca l’aviaria all’uomo? – buttalapasta.it
La Organizzazione Mondiale della Sanità ha parlato di recente di 97 casi di influenza aviaria nell’uomo, con 53 vittime. Numeri registrati tra Vietnam, Tailandia, Indonesia e Cambogia dal gennaio 2004.
Parole di Salvatore Lavino