Scatta l’allarme sul riso, il sito Altroconsumo ha svelato le marche che al loro interno presentano un elemento oltre i limiti.
Non è la prima volta che si sente affrontare questo problema, eppure la questione non sembra affatto essere risolta, infatti Altroconsumo segnala ancora una volta il rischio presente in alcune marche di riso. In modo particolare, l’indagine ha coinvolto venti marche.
Lo scopo di tutto questo era quello di trovare all’interno del riso stesso, la presenza di metalli pesanti e di altri inquinanti pericolosi, come i pesticidi. Qualcosa di davvero incredibile che intacca la salute di tutti i consumatori a prescindere dalla fascia di età.
Ad ogni modo, come detto prima, ad esserne usciti peggio, sono stati in particolare tre marche, che hanno in commercio il riso carnaroli. Al loro interno è stato trovata una percentuale di cadmio superiore al limite precauzionale ammesso a tutela dei consumatori. Ma entriamo nel dettaglio.
Ebbene sì, le cose stanno davvero così, tre marche in particolare hanno superato il limite consentito di cadmio presente al loro interno: un rischio che già in passato si era sfiorato e che adesso, è tornato al centro della questione, grazie all’indagine di Altroconsumo.
I tre marchi in questione sono: Conad, Pam e Mondella-MD. Ma non sono gli unici, altri sono i marchi che si avvicinano pericolosamente a quel limite e proprio grazie all’analisi è stato possibile individuare i brand di riso Carnaroli che in linea di massima è preferibile comprare. Infatti ad ogni marchio è stato affidato un punteggio: al primo posto troviamo Le stagioni d’Italia, con un punteggio di 80 su 100, ottenendo il titolo di Migliore del Test e Miglior Acquisto.
Ma non finisce qua, dopo troviamo:
RISO ALMO
Con un punteggio di 78 su 100, si aggiudica il titolo di Miglior Acquisto: questi risultati denotano una grande attenzione alla salute del consumatore, che può essere danneggiato a causa dell’accumulo della tossicità, soprattutto per i reni, di metalli pesanti.
GALLO
Stesso discorso per questo marchio, che è uno dei più conosciuti, si pone l’obiettivo primario di tutelare il consumatore, con un punteggio di 76.
NATURASÌ
Si prosegue con il brand che di fatto supera con i massimi risultati la verifica dell’assenza di microtossine e pesticidi, senza considerare che riesce anche a superare il parametro dell’umidità, legato alla durata di conservazione.
ESSELUNGA
Per finire, lui, si posiziona all’ ottavo in classifica con un punteggio leggermente inferiore a quello di Coop, ovvero 64.
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