L’americana Consumer Reports ha analizzato molti prodotti a base di cioccolato per capire se contenevano cadmio e piombo, metalli pesanti.
La rivista statunitense Consumer Reports è pubblicata da Consumer Union, un’organizzazione senza scopo di lucro dedicata a test imparziali sui prodotti. Durante una delle ultime indagini sono stati analizzati diversi prodotti a base di cioccolato per capire se, oltre alle tavolette, anche altri alimenti contenenti cacao possono rappresentare un rischio, soprattutto per bambini e donne incinta, in quanto contaminati da piombo e cadmio.
Scopriamo in questo articolo, quali prodotti nello specifico sono stati analizzati e quali sono i risultati relativi al contenuto di piombo all’interno degli alimenti a base di cioccolato fondente.
Questi sono gli alimenti presi a campione per scoprire la presenza di piombo e cadmio all’interno: cioccolato fondente, cacao in polvere, gocce di cioccolato, barrette di cioccolato al latte, miscele pronte per brownies, torta al cioccolato e cioccolata calda, tutti provenienti da marchi come Hershey’s, Ghirardelli e Nestlé e da rivenditori nazionali; inoltre tra i prodotti testati vi sono anche Perugina e Lindt.
Durante la fase di test in laboratorio sono state misurate le quantità di piombo, cadmio, mercurio e arsenico in tre campioni di ciascun prodotto, infine è stata calcolata la media dei risultati. Se da una parte un risultato confortevole è dato dall’assenza di sostanze come arsenico e mercurio, diversa invece la situazione del piombo e del cadmio.
Secondo i risultati delle analisi effettuate in laboratorio, sono i prodotti a base di cioccolato fondente ad avere livelli più alti di piombo e cadmio, ovvero i prodotti che contengono una concentrazione più alta di cacao e quindi anche di metalli pesanti. I risultati vedono contaminazioni da piombo e cadmio anche in altri prodotti, di seguito esponiamo i risultati:
In Italia lo stesso test è stato condotto dal Salvagente. Durante l’analisi, è stata analizzata la presenza di piombo e cadmio e i risultati sono tutti vicini ai limiti legali per l’Oms, secondo cui l’elevata presenza di cadmio è classificata come cancerogena per l’uomo.Questo significa che per gli adulti il consumo occasionale di cioccolata fondente non li esporrà necessariamente a livelli estremamente elevati di metalli pesanti.
Per quanto possibile è bene essere consapevoli della potenziale esposizione ai metalli da più fonti. Per cui un’alternativa potrebbe essere quella di scegliere i prodotti più virtuosi e variare con cioccolato al latte, ricordandosi però che non si tratta di un alimento salutare e che ha altri svantaggi: è più ricco di zucchero del cioccolato fondente e dovrebbe comunque essere consumato con moderazione.
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