Di Karola Sicali | 12 Giugno 2023
Malato da tempo di leucemia, Silvio Berlusconi è morto stamattina. Ma sapete cosa chiedeva di servire alle cene di partito?
Dopo la notizia del peggioramento delle sue condizioni di salute trapelata lo scorso 5 aprile per alcune complicazioni respiratorie, Silvio Berlusconi è morto questa mattina all’ospedale San Raffaele di Milano. L’ex premier si trovava ricoverato presso la struttura ospedaliera da venerdì scorso per dei controlli di routine che erano apparsi però sin da subito critici, tant’è che ieri sera sia la figlia Marina che Pier Silvio hanno fatto visita al padre da tempo malato di leucemia mielomonocitica cronica che non gli ha lasciato scampo.
Con l’ultimo ricovero sempre all’ospedale San Raffaele di Milano di ben 45 giorni, i suoi medici avevano spiegato come Berlusconi fosse malato da tempo e che si stesse sottoponendo a dei cicli di chemioterapia. L’ex presidente del Consiglio aveva 86 anni ed è stato uno dei politici, nel bene e nel male, più influenti e controversi del nostro tempo. Da oltre 30 anni, infatti, Berlusconi ha plasmato la scena politica italiana e il suo partito “Forza Italia” sarà per sempre indissolubilmente legato al nome del suo fondatore. Ma sapete cosa amava servire il Cavaliere alle cene del partito?
Menù tricolore per Silvio Berlusconi: così il cavaliere omaggiava l’Italia
Le cene dell’ex premier sono sempre state all’insegna del patriottismo. Non era un mistero, infatti, che Silvio Berlusconi amasse l’Italia e facesse del made in Italy un vanto nel mondo da preservare e rappresentare a ogni costo, specialmente per le cene di partito durante le quali il capo di Forza Italia chiedeva sempre un menù ben preciso che rievocasse il tricolore, presente anche nel logo del partito.
E così, non potevano mai mancare come antipasto una sana e genuina insalata caprese, ovvero l’emblema del tricolore con quel tocco di verde appena accennato col basilico fresco. Il primo invece prevedeva sempre le pennette al pomodoro pachino, ai quattro formaggi e al pesto seguendo sempre quindi i colori della bandiera italiana. Chiudeva la lauta cena per i leader stranieri e per le figure di spicco di Forza Italia la tagliata di chianina con sformati di spinaci, carote e cavolfiori.
Curioso, però, che nessuno dei piatti proposti venisse preparato con aglio o cipolla. Perfino il pesto quindi, che nella sua ricetta originale prevede proprio l’aglio, ne era privo. Silvio Berlusconi, infatti, li detestava e aveva dei gusti alimentari ben precisi che rispettava in qualsiasi occasione, anche a cena con le più alte cariche dello Stato nazionali e internazionali.
Parole di Karola Sicali
Appassionata da sempre di politica, cultura e società, dopo la laurea magistrale in lingue per la cooperazione internazionale e un master in giornalismo col Corriere della Sera, ho deciso di fare della mia passione un lavoro, mettendo nero su bianco tutti i principali eventi internazionali e fatti di cronaca.