Di N A | 8 Agosto 2023
Un ristoratore ha addebitato 2 euro aggiuntivi sul conto di un cliente per avergli tagliato un toast a metà. Ecco l’assurda storia italiana.
Stiamo vivendo un periodo particolarmente difficile. Dopo essere usciti da diversi anni di Covid-19 si pensava che la nostra precaria economia potesse in qualche modo rimettersi in piedi. Ma il colpo fatale è stato il conflitto esploso improvviso tra Russia e Ucraina, che ha destabilizzato completamente i mercati mondiali, e soprattutto europei. Oggi tutto costa di più, sempre più persone si avvicinano alla soglia di povertà, moltissimi perdono il lavoro e le attività faticano a far quadrare i conti.
Tuttavia questo momento di profonda crisi e di bisogno di fare cassa non deve sfociare in episodi quantomeno discutibili e controversi come quello che è accaduto oggi in Italia, e che gira tutto attorno ad un sovrapprezzo inaccettabile per un servizio irrisorio, che sarebbe dovuto essere offerto gratis. Sempre che di servizio si voglia parlare!
Mentre si è seduti ad un bar, infatti, si è ovviamente disposti a pagare tutto quello che deve essere pagato. È normale che venga chiesto il costo del coperto, o che se si decida di prendere una bottiglietta d’acqua questa costi più che al supermercato. Ci sono i camerieri, il suolo, le utenze, la location, il tavolo ecc ecc. Ma certi costi nascosti, che improvvisamente arrivano sullo scontrino, fanno veramente gridare allo scandalo.
Conto più salato per aver chiesto un toast tagliato: come si giustifica il proprietario
La faccenda sta facendo il giro del mondo, con tantissimi sui social che stanno esprimendo la propria opinione. C’è da dire che la maggioranza assoluta delle persone parteggi con il cliente indignato e infuriato, ma anche il barista ha qualcuno che lo difende. Ma cosa è successo esattamente? Siamo ad un bar, con una coppia di clienti che si siede per chiedere una consumazione, una come tante.
Non particolarmente affamati ma vogliosi giusto di spezzare il languorino, chiedono un toast presente sulla carta del bar, domandando se fosse possibile averne una metà ciascuno. Dopo la consumazione e la chiacchierata arriva il conto, che è particolarmente salato. C’è una voce in particolare che sorprende e non poco i due avventori. Il toast vegetariano ha infatti un sovrapprezzo di 2 euro perché “diviso a metà“.
Il cliente infuriato ha fatto notare che il toast venisse già tagliato a metà come standard del bar, e che quindi questi due euro, folli di per sé, fossero del tutto ingiustificabili. Il responsabile del bar, situato a Gera Lario, sul Lago di Como, ha risposto tramite TripAdvisor alla recensione negativa affermando che il costo aggiuntivo è dovuto all’uso di un piattino e un tovagliolino extra per dare una metà del toast a ciascun cliente. E voi da che parte state?
Parole di N A