Non tutto il ghiaccio è uguale, soprattutto se si vuole tirare fuori il massimo dal proprio cocktail. Ecco la guida per drink perfetti.
Quello del mixology è un campo complesso e in continua crescita, che si evolve secondo la nostra conoscenza chimica e fisica. Mentre una volta infatti si andava ad occhio e spesso quelli che si miscelavano non erano neanche davvero liquori, ma versioni allungate e tagliate con qualsiasi cosa costasse poco, ecco che ora siamo passati all’opposto.
Oggi alla ricerca di un’esperienza definitiva e quanto più perfetta possibile arriviamo a studiare con grandissima attenzione le interazioni molecolari tra gli ingredienti e in che modo la fisica aiuta o danneggia la miscelazione e alla fine la degustazione di un cocktail. L’eccellenza infatti non è data solo dall’origine degli ingredienti, ma anche da come vengono combinati.
Da questo punto di vista si è sviluppata negli ultimi anni un’attenzione quasi maniacale verso il ghiaccio e il modo in cui questi blocchi di acqua gelata interagiscono con i liquori. E ora abbiamo una guida perfetta e precisa per sapere cosa usare e come usarlo.
Ricordate infatti che non tutto il ghiaccio è uguale e che non tutte le forme sono cubetti. Se amate miscelarvi un cocktail a casa oppure non volete fare strane figuracce al bar, ecco che tipo di ghiaccio sarebbe necessario associare ad ogni tipo ci miscelato.
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