Di Rosa Liccardo | 27 Luglio 2023
Hai l’abitudine di buttare l’acqua di cottura nel lavandino? Ecco i motivi per cui dovresti smettere di farlo!
La pasta è uno dei cibi più amati e iconici della cucina italiana, con una storia ricca di tradizione e passione culinaria. Sin dai tempi antichi, la pasta ha fatto parte integrante della dieta italiana, diventando un simbolo della cucina nazionale e conquistando i palati di tutto il mondo. Grazie alla sua semplice composizione, può essere modellata in una vasta gamma di forme e tagli, ognuno con le sue caratteristiche uniche che si sposano con svariate salse e condimenti.
Cosa ne facciamo, però, dell’acqua di cottura della pasta? Nella cucina moderna, l’attenzione all’utilizzo consapevole degli ingredienti è diventata sempre più importante. Tra le pratiche culinarie sostenibili, una delle abitudini che spesso viene trascurata è il recupero dell’acqua di cottura degli alimenti.
L’errore comune: buttare l’acqua di cottura nel lavandino
Uno dei più gravi errori che possiamo commettere in cucina è versare l’acqua di cottura degli alimenti nel lavandino. Questa pratica, purtroppo, è ancora troppo diffusa e causa sprechi ingiustificati. L’acqua di cottura, infatti, contiene preziosi nutrienti, vitamine e sostanze che possono essere riutilizzate per arricchire altre preparazioni o addirittura per scopi domestici.
Buttando via l’acqua di cottura, eliminiamo una parte significativa dei nutrienti degli alimenti, come le vitamine idrosolubili (come la vitamina C e alcune vitamine del gruppo B), i sali minerali e altri composti benefici per la nostra salute. Inoltre, l’acqua di cottura contiene anche il sapore degli ingredienti che ha cotto, e disperderla significa perdere una preziosa occasione per arricchire il gusto delle nostre preparazioni.
Lo spreco di acqua di cottura ha anche un impatto sull’ambiente. Pensiamo a tutte le risorse utilizzate per purificare e distribuire l’acqua potabile nelle nostre case. Buttare via l’acqua di cottura senza sfruttarla significa sprecare non solo il cibo ma anche l’energia e le risorse impiegate per portare quella stessa acqua nelle nostre cucine.
L’acqua di cottura può essere utilizzata in svariati modi in cucina e oltre. Ad esempio, può essere impiegata per cuocere altri alimenti come la pasta o per preparare deliziosi brodi e zuppe. Inoltre, con una semplice attenzione, possiamo sfruttarla anche in molti altri ambiti domestici, come l’irrigazione delle piante o per pulizie quotidiane.
Come sfruttare al meglio l’acqua di cottura
Una soluzione pratica per conservare l’acqua di cottura in eccesso è il congelamento. Una volta raffreddata, l’acqua può essere versata in contenitori adatti e congelata per un utilizzo futuro. In questo modo, avremo sempre a disposizione una riserva di acqua ricca di nutrienti da utilizzare in cucina.
Come accennato precedentemente, l’acqua di cottura può essere utilizzata per preparare deliziosi brodi e zuppe. Basterà aggiungere qualche spezia e verdura fresca per ottenere un risultato gustoso e nutriente. Questo ci permetterà di ottenere preparazioni genuine e saporite, riducendo al minimo lo spreco in cucina.
Oltre che in cucina, l’acqua di cottura può rivelarsi utile in altri ambiti domestici. Ad esempio, può essere utilizzata per risciacquare e pulire le verdure prima della cottura, per pulire pentole e teglie, o per dare un po’ d’acqua alle piante in casa o in giardino. Inoltre, con l’aggiunta di olii essenziali, potrebbe essere ottima per un rilassante pediluvio!
Quindi, la prossima volta che cucinate, ricordate di conservare l’acqua di cottura e scoprirete una fonte inesauribile di opportunità per migliorare il vostro menù e il vostro impatto sull’ambiente. Un gesto così semplice può fare la differenza e dimostrare il nostro impegno verso uno stile di vita più sostenibile e consapevole.
Parole di Rosa Liccardo