Di Kati Irrente | 31 Gennaio 2024
Non sempre l’accesso ai bagni del locali pubblici è consentito, ecco quando i gestori possono rifiutarsi di farvi entrare.
Quante volte girando per la città avete avuto necessità di andare in bagno ma non essendoci bagni pubblici nelle vicinanze siete entrati in un locale? Forse avete già avuto un’esperienza negativa, e vi hanno messo alla porta dicendovi che non potevate usare i servizi igienici. Cosa dice la legge?
Vediamo di seguito tutto quello che occorre sapere a proposito dell’utilizzo dei bagni nei locali pubblici.
Facciamo subito una premessa che riguarda tutti i tipi di locali pubblici nell’ambito della ristorazione.
Cioè per legge ogni locale che prevede la consumazione sul posto con dei tavoli, cosa che presuppone una sosta, che sia un bar, una trattoria, una birreria, un ristorante stellato o uno gestito da un personaggio famoso come il ristorante di Claudio Amendola, è obbligato, per poter continuare a restare aperto ed accogliere il pubblico, ad avere un ambiente destinato al bagno.
Bagni pubblici nei locali, il gestore può vietarne l’uso? Ecco cosa dice la legge
Quindi la domanda che spesso ci si fa è: “Si può usare il bagno dei locali pubblici sempre e comunque?”. La risposta è no. Il motivo è molto semplice, il bagno di un ristorante è considerato privato ed è destinato solo ai clienti del locale che consumano un prodotto al suo interno.
Per i clienti paganti, che possono anche contestare lo scontrino del conto in certe situazioni, è dunque legittimo usare i servizi igienici, mentre se un passante ha bisogno di andare in bagno non può semplicemente entrare in un locale e usufruire del bagno senza consumare.
Questo vale, come abbiamo detto, sia nel caso di un bar che di un ristorante, sia nel caso di una pizzeria o una rosticceria che prevede la consumazione all’interno del locale.
Non importa che si ordini solo un caffè o si compri un pacchetto di caramelle, anche spendendo un minimo importo si diventa automaticamente clienti paganti e si ha diritto a usare i servizi igienici del locale pubblico (art. 187 Tulps). Ovviamente i bagni dei locali non sono bagni pubblici, ed è per questo che non sono utilizzabili da chiunque.
C’è poi un altro caso in cui non si può usare il bagno dei locali pubblici e riguarda anche i clienti paganti. La legge che regolamenta questo è sempre il Tulps, Testo Unico delle Leggi sulla Pubblica Sicurezza.
In particolare si legge nell’art. 137 che “il gestore di un pubblico esercizio non può rifiutarsi di mettere la sua toilette a disposizione di un cliente pagante senza giustificato motivo”. Quindi va detto che, se ci sono motivi particolari, ad esempio il bagno è momentaneamente fuori uso perché si è intasato, anche il cliente pagante non può usufruirne.
Parole di Kati Irrente
Giornalista poliedrica scrivo per il web dal 2008. Sono appassionata del vivere green e della buona cucina, divido il tempo libero tra musica, cinema e fumetti d’autore.