E’ possibile rimettere in sesto l’abbigliamento ammuffito senza la necessità di fare nuovi acquisti o di usare la lavatrice, ecco come fare.
Ognuno di noi vorrebbe sempre apparire in ordine, non solo con capelli e trucco (cosa valida soprattutto per le donne) e dare così una buona immagine di sé agli altri. Questo dovrebbe valere a priori, non solo per chi fa un lavoro di responsabilità, ben sapendo quanto i giudizi degli altri possano essere condizionati anche da questo. Inevitabilmente, nessuno vorrebbe mai mostrarsi con il proprio abbigliamento ammuffito, circostanza che purtroppo può essere tutt’altro che rara, anche per chi solitamente ne ha grande cura.
Si tratta di una situazione che viene a formarsi a causa di alcune piccole spore che non sono sul momento visibili a occhio nudo, ma che si diffondono poi in maniera piuttosto semplice. Queste finiscono per depositarsi in modo particolare negli armadi che si trovano vicino alle pareti fredde, non a caso il problema può diventare maggiore soprattutto d’inverno. Eliminare le macchie che si ritrovano sugli abiti è davvero importante, non solo per fini estetici, per questo è bene sapere come agire.
I funghi che si formano negli armadi a causa del freddo sono una delle prime cause che possono rendere il nostro abbigliamento ammuffito, ma non l’unica. Non si deve sottovalutare anche il ruolo svolto dall’umidità, specialmente se si tendono a depositare i vestiti quando non sono ancora del tutto asciutti, oltre a una pulizia non del tutto corretta.
Gli effetti non sono da sottovalutare, sia per quanto riguarda i danni che possono esserci ai tessuti, sia al fisico di chi li indossa, nell’arco di breve tempo infatti un soggetto può andare incontro a dermatiti e reazioni allergiche, in modo particolare se già si soffre di problemi respiratori. Fortunatamente non è necessario gettare i capi, cosa che comporterebbe una spesa non da poco per la loro sostituzione, né ricorrere alla lavatrice, ci sono dei sistemi da adottare che possono rivelarsi congeniali.
Nel caso di tessuti particolarmente delicati si può usaare il latte, mentre per quelli più resistenti si possono aggiungere limone e sale (devono essere lasciati agire per circa un quarto d’ora). Il sale è invece l’ideale per gli outfit colorati, per poi sfregare il tutto con sapone vegetale. Altrettanto utile può essere l’aceto bianco, noto per le sue proprietà antimicotiche e antibatteriche, adatto non solo per eliminare l’odore ma anche le macchie residue.
A volte può essere sufficiente anche lasciare esposto l’abbigliamento ammuffito alla luce del sole, se il tempo lo permette, considerando quanto i raggi ultravioletti siano capaci di fare da disinfettante naturale. Tanti hanno invece osservato benefici attraverso l’applicazione degli oli essenziali, come quello di tea tree o lavanda, che hanno proprietà antimicotiche molto utili contro la muffa.
Non può che essere però fondamentale anche agire in ottica preventiva, specialmente se si tratta di indumenti a cui si è legati. ‘E’ bene riporre tutto in un luogo ben ventilato e asciutto, evitando ambienti troppo umidi o armadi chiusi ermeticamente. All’interno si possono mettere silice o bicarbonato in grado di assorbire l’umidità, oltre ad aprire le ante periodicamente per fare circolare l’aria.
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