Di Matteo Fantozzi | 17 Dicembre 2024
A Natale sei abituato a mangiare il salmone? Faresti meglio a evitarlo, dietro questa dichiarazione c’è una motivazione preoccupante.
La tradizione cristiana vuole che in questo particolare periodo dell’anno si mangi il pesce, con una connotazione simbolica e associandolo al digiuno della Vigilia. Durante la notte che porta al 25 dicembre ci si astiene dal mangiare la carne rossa in preparazione della celebrazione per l’evento principale della nostra religione, la nascita di Gesù Cristo. Proprio per questo motivo il salmone, uno dei tipi di pesce più amato anche per l’esplosione dei ristoranti di sushi, diventa uno dei grandi protagonisti in tavola.
Si tratta di uno dei più gustosi e che si può preparare nei modi più disparati. Possiamo fare delle tartine con quello affumicato e prendere il fresco per fare degli spaghetti con la panna e magari un po’ di vodka. Si può fare anche semplice alla piastra con il suo sapore deciso che ben si abbina alle patate ma anche a tanti tipi differenti di verdure. Oggi però diventa importante anche considerare l’ipotesi di cambiare i vostri piani e vi spieghiamo anche qual è il motivo che ci porta a dire questo.
Salmone per Natale? Meglio di no, ecco perché
Ma qual è il motivo per cui dovremmo rinunciare al salmone per Natale? Il motivo che ci porta a questa riflessione è davvero molto serio. Gli allevamenti intensivi di salmone sono responsabili di una enorme quantità di rifiuti organici e non che si vanno ad accumulare sui fondali marini andando a incidere pesantemente sull’ecosistema.
Inoltre gli escrementi, i resti dei mangimi e gli scarti creano un ambiente totalmente insalubre che favorisce la proliferazione di agenti patogeni che poi indirettamente assorbiamo anche noi. Infine la sovrappopolazione di pesci porta stress e rende i salmoni in questione maggiormente vulnerabili a parassiti e malattie di vario genere.
Senza dimenticare che il salmone in allevamento spesso crea sostanze tossiche come le diossine e il PCB attraverso quelli che sono i mangimi che gli vengono dati. Sono un rischio per la nostra salute e possono andare a intaccare soprattutto le donne in gravidanza e i loro bambini.
Altro problema, non meno importante, è quello legato al fatto che i salmoni d’allevamento non hanno il naturale colore rosa di quelli selvaggi. Così per ottenere una colorazione simile, gli allevatori aggiungono dei pigmenti artificiali come l’astaxantina che fanno sollevare dei dubbi oltre che sanitari anche dal punto di vista etico.
Parole di Matteo Fantozzi
Giornalista pubblicista dal 2013 è laureato in storia del cinema e autore di numerosi libri tra cui “Gabriele Muccino il poeta dell’incomunicabilità” e “Gennaro Volpe: sudore e cuore”. Protagonista in tv di trasmissioni come La Juve è sempre la Juve su T9 e Il processo dei tifosi su Teleroma 56.