Di Angelica Gagliardi | 5 Febbraio 2024
Un dubbio che accomuna tutti: 8 bicchieri di acqua al giorno fanno bene o no alla salute? Cosa dicono gli esperti.
Che bere sia importante è una verità che ormai tutti conosciamo. Siamo infatti consapevoli di quanto essenziale sia, per il funzionamento del nostro organismo, mantenersi idratati nel corso della giornata.
Ci sono da sempre, però, un po’ di dubbi su quale sia l’effettiva quantità di acqua che dovremmo assumere quotidianamente e, come spesso accade, i luoghi comuni e le “leggende” non mancano di certo. In particolare, si sente spesso parlare degli “8 bicchieri” al giorno: si tratta di un dosaggio corretto oppure no?
Certo, è importante ricordare sempre che ognuno di noi è differente e ha esigenze diverse. Questo dipende non solo dall’età, ma anche dallo stile di vita perseguito. Per fare un esempio pratico, una persona che pratica molto sport o movimento, tendendo a sudare parecchio, potrebbe avere una necessità di idratazione diversa da chi, invece, conduce una vita sedentaria. Restando, tuttavia, al concetto generale del “bere” quotidiano, ecco cosa dicono gli esperti.
Acqua, quanta berne al giorno: cosa svelano gli esperti
A rigor di precisione occorre tenere a mente che tutto, nella vita, necessita di moderazione. Perfino l’acqua, tanto essenziale all’organismo, se assunta in eccesso per lungo tempo potrebbe causare qualche problema alla salute. Dunque, la “regola” degli 8 bicchieri al giorno è corretta o meno? Per capirlo possiamo affidarci all’EFSA, ovvero l’Autorità europea per la sicurezza alimentare. Che stabilisce, in linea di massima, un totale di 2 litri d’acqua giornalieri consigliati per un adulto.
Cosa significa? Consideriamo che un bicchiere d’acqua “classico” ne contiene circa 200 ml. Facendo un rapido calcolo matematico ne consegue che di bicchieri, in realtà, bisognerebbe berne 10 al giorno. Di conseguenza, gli 8 di cui si sente tanto parlare non farebbero certo male. Tuttavia, bisogna sempre considerare caso per caso, tenendo conto, come anticipato, di età, condizioni di salute e stile di vita.
La stima dell’EFSA, difatti, prende ad esempio un adulto medio, ciò significa che per un adolescente, un bambino, un neonato, un anziano, le necessità potrebbero essere differenti. Così come la temperatura e il clima, con l’alternarsi delle stagioni, potrebbero influire e cambiare il bisogno di idratazione. L’ideale, dunque, è imparare ad ascoltare il proprio corpo e i suoi bisogni, ma, soprattutto, rivolgersi ad un medico esperto in caso di dubbi e per ricevere consigli adeguati al nostro specifico caso.
Parole di Angelica Gagliardi
Mi chiamo Angelica e mi sono diplomata al liceo socio-psico-pedagogico. Ho iniziato la mia esperienza professionale come redattrice circa quattro anni fa e questo mi ha permesso di trasformare la passione per la scrittura nel mio percorso lavorativo. Da quel momento ho continuato a lavorare e crescere, a contatto con professionisti che mi hanno insegnato e continuano a guidarmi lungo il percorso. Un vero e proprio viaggio che mi auguro possa proseguire a lungo.