Rinunciare ai piatti tradizionali per molti è difficile, è possibile però realizzarne alcuni con un tocco innovativo e amarli ancora di più.
La cucita italiana è certamente una delle più apprezzate al mondo, inutile negarlo, non a caso quando abbiamo la possibilità di andare all’estero si fa il possibile per mettersi alla ricerca di un locale che sia in grado di preparare quello che amiamo di più. Il risultato non è sempre dei migliori (lo dimostra il programma “Little Big Italy”), ma già questo ci fa sentire un po’ a casa. E’ anche questo uno dei motivi che ci può spingere a non riuscire a rinunciare ai piatti tradizionali che spesso fanno parte della nostra quotidianità e che in molti casi abbiamo imparato a mangiare sin da piccoli.
Si può arrivare a pensare che i piatti tradizionali che hanno reso il nostro Paese apprezzabile anche in questo ambito possano essere considerati quasi “noiosi” perché non presentano alcuna novità. In realtà, non è così, anzi può bastare davvero solo qualche accorgimento per renderli più moderni e ancora più appetibili.
L’idea di stravolgere quello che troviamo da tempo sulle nostre tavole può generare dubbi e pensare di realizzare qualcosa di azzardato. Non è detto che sia così, può bastare davvero poco per creare qualcosa che può lasciare il segno, ecco alcuni esempi.
Il risotto alla milanese (quello con lo zafferano) è certamente uno dei piatti tradizionali più amati, che spesso cuciniamo anche ai bambini così da garantire loro i benefici del riso. Spesso viene servito con l’ossobuco, ma per aumentare il gusto è possibile inserire una spolverata di polvere di cavolo nero croccante, in grado di dare un gusto amaro che può fare da contrasto con il resto.
Anche la lasagna al ragù è apprezzata dai piccoli, il suo sapore può essere più deciso se si opta per il ragù di cinghiale. Meglio ancora se alla besciamella si aggiunge una crema al tartufo, che può rendere qualcosa di semplice ancora più pregiato.
Tra le pietanze che possono essere considerate tra le più apprezzate c’è la carbonara, che non viene sicuramente cucinata solo a Roma. La versione classica prevede uova, guanciale, pecorino romano e pepe, perché non mettere anche una spolverata di polvere di tartufo e guanciale croccante disidratato, che conferiscono a uno dei piatti tradizionali della nostra cucina e incrementano la cremosità?
Nelle serate fredde c’è chi sceglie di mangiare la pasta e fagioli, zuppa densa che prevede pasta corta e fagioli borlotti, che già in passato era considerata ideale nei periodi di magra. Ora è possibile variarla con i gamberi e un olio aromatizzato al rosmarino, anche i più riluttanti potrebbero cambiare idea.
Tra le varie proposte non poteva mancare un dolce come il tiramisù, è possibile creare una versione al pistacchio, aggiungendo crema al pistacchio al mascarpone e sostituendo il cacao con granella di pistacchio. Il tutto può essere completato con un filo di caramello salato sopra per un contrasto dolce-salato che aggiunge profondità al dessert.
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