Di Veronica Elia | 11 Dicembre 2024
Per il cenone della Vigilia di Natale non possono mancare in tavola questi 5 piatti abruzzesi: provali anche tu, ti faranno impazzire.
Ogni regione d’Italia, in occasione delle festività natalizie, rispolvera tutte le ricette tipiche della tradizione. Non c’è infatti momento migliore dell’anno per portare in tavola delle pietanze ricche ed elaborate, perfette da gustare in compagnia di amici e parenti. Un’usanza che senza dubbi rende i festeggiamenti ancora più magici!
In Abruzzo, in particolare, la sera della Vigilia di Natale non possono proprio mancare questi 5 piatti. Ce n’è per tutti i gusti: si va dall’antipasto al dolce, senza trascurare nessuna portata.
Lo sanno bene gli abruzzesi che mai si sognerebbero di trascorrere le feste senza queste deliziose leccornie. Ma non preoccuparti, perché anche se vieni da altre zone della Penisola non devi per forza privarti di assaggiare queste specialità.
5 piatti abruzzesi che non possono mancare in tavola nel menu della Vigilia di Natale
Sono davvero tantissime le specialità abruzzesi che si possono portare in tavola durante le festività natalizie. Ci sono le sarde fritte, le lumache di terra al sugo, la stracciatella di uova e formaggio, le seppie ripiene, il polpo in purgatorio, la lasagna con ragù di carni miste, la pasta fatta in casa e, tra i dolci, i fritti di ceci o calcionetti e il parrozzo.
Sono però forse 5 i piatti più iconici della Vigilia di Natale che non potrebbero mai mancare sulla tavola di un abruzzese durante il cenone.
- Crustoli e scrippelle sia dolci che salati: sono i fritti per eccellenza del periodo natalizio. Sono caratterizzati dalla forma allungata ed attorcigliata e dalla consistenza morbida e spugnosa. Si consumano di solito nella versione dolce con una spolverata di zucchero oppure nella versione salata con un pizzico di sale. C’è inoltre chi nell’impasto ci mette anche le alici o il baccalà.
- Baccalà: la sera della Vigilia in Abruzzo viene fatto praticamente in tutte le salse. Fritto, in umido con pomodoro e patate o, ancora, cotto sulla brace con i peperoni secchi dolci arrostiti o fritti, oppure con i peperoni arrosto.
- Fedelini con il tonno: i fedelini sono un formato di pasta lungo e sottile simile agli spaghetti. Di solito si condiscono con il tonno in scatola e possono essere lasciati sia in bianco che fatti al sugo.
- Foglie fritte: non possono mai mancare nemmeno i contorni a base di verdura. Estremamente popolari sono le foglie fritte, cioè la verza fritta accompagnata da peperoni secchi dolci e dalle sarde. In alternativa, sono molto gettonati anche i broccoletti in padella, i fagioli bianchi all’olio, il cavolfiore in bianco e i ceci abbrustoliti.
- Capitone alla brace: è il vero protagonista della Vigilia e si arrostisce direttamente sulla brace.
Che dire di più? Se la tradizione vuole così, così sia!
Parole di Veronica Elia
Sono Veronica e sono una giornalista pubblicista iscritta all'ordine dei Giornalisti della Lombardia, laureata in Editoria presso l'Università degli Studi di Milano. Nel 2015 comincio il mio percorso giornalistico ed inizio a collaborare con diverse realtà editoriali in Italia e in Svizzera. Il mio motto? "Fai il lavoro che ami e non lavorerai neanche un giorno della tua vita".