Scoprite queste cinque curiosità e i miti da sfatare su uno degli alimenti base della dieta mediterranea, l’olio di oliva.
Sulla tavola degli italiani non manca mai, l’olio di oliva è un ingrediente fondamentale di tantissime ricette tipiche della gastronomia ed è fondamentale per cucinare piatti della tradizione e non solo.
Tra l’altro non è solo un alimento dalle pregevoli qualità nutrizionali sempre presente in cucina ma è anche utilizzato per scopi cosmetici e terapeutici. Eppure non tutti conoscono a fondo questo protagonista della tavola, per cui andiamo a svelare di seguito alcune curiosità e i miti da sfatare sull’olio di oliva.
Tutti lo sappiamo, l’olio di oliva è estremamente versatile in cucina. Può essere utilizzato per condire le insalate e dare più sapore ai piatti freddi. Ma anche per marinare la carne e i pesci prima della cottura oltre che per cuocere i più vari alimenti e friggere. Inoltre un uso a crudo dona sapore a salse, zuppe autunnali e zuppe invernali.
I benefici dell’olio di oliva sulla salute sono tanti, perché è ricco di antiossidanti come i polifenoli che aiutano a combattere i radicali liberi che invecchiano le cellule, è anche un’ottima fonte di vitamina E.
I composti presenti nell’olio di oliva hanno proprietà antinfiammatorie e aiutano la salute intestinale. Dato il suo effetto positivo sui livelli di colesterolo, usare olio di oliva rispetto ad altri grassi di origine animale contribuisce a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari.
Detto questo, scopriamo altre curiosità più interessanti di questo alimento. Ad esempio per produrre un chilo di olio servono 5 kg di olive. Il momento migliore per raccoglierle è quando sono mature e diventano scure, violacee tendente al nero. Con le olive nere potete fare la conserva per gustarle tutto l’anno.
Un tempo veniva usato anche come rimedio della nonna per il mal di gola. I degustatori sono soliti assaggiare l’olio usando bicchieri coprenti per concentrarsi sugli aspetti organolettici, per sapere come riconoscere un buon olio di oliva seguite anche voi questi trucchetti.
Purtroppo ci sono anche tanti miti da sfatare su questo prezioso alimento, ad esempio sul colore: non vero che se è verde è più buono. Allo stesso tempo non è vero che se è torbido è di maggiore qualità, semplicemente non è filtrato.
Se sentite che pizzica in gola è perché è ricco di oleocantale (fa parte dei polifenoli) a non perché ha una elevata acidità, il sapore più o meno forte non ha alcun rapporto con le calorie del prodotto, il quale invecchiando irrancidisce. Quindi non è come il vino che va lasciato in cantina a migliorare, invece va consumato il prima possibile.
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