5 alimenti poco conosciuti ma sono talmente buoni che non potrai più farne a meno

cibi esotici

5 alimenti poco conosciuti ma sono talmente buoni che non potrai più farne a meno (Buttalapasta.it)

Ecco quali sono 5 elementi poco conosciuti che però sono buonissimi: una volta che li avrai provati non vorrai lasciarli mai più.

Per quanto la natura ci abbia offerto una miriade di prodotti diversi, di solito la maggior parte delle persone tende a cucinare sempre con gli stessi ingredienti, perdendosi così tantissimi sapori poco conosciuti, ma non per questo meno deliziosi.

Senza contare, poi, che così facendo si rinuncia anche a tantissime proprietà benefiche per l’organismo, dal momento che pure questi alimenti possono contenere svariate sostanze nutritive utili alla salute.

Ecco perché quest’oggi vogliamo aiutarti a conoscere meglio 5 alimenti poco comuni, ma che sono assolutamente irresistibili. Una volta che li avrai provati non vorrai più farne a meno!

5 alimenti poco conosciuti, ma che sono buonissimi: se li provi non li lasci più

Come abbiamo anticipato poco fa, in natura esistono tantissimi alimenti che per la maggior parte delle persone sono sconosciuti. Ciò non significa, però, che non siano buoni o che non abbiano una serie di proprietà benefiche per la salute dell’organismo.

daikon

5 alimenti poco conosciuti, ma che sono buonissimi: se li provi non li lasci più (Buttalapasta.it)

Molti sono cibi esotici a cui noi italiani siamo poco avvezzi, salvo qualche rara eccezione dovuta magari al fatto di averli visti in qualche trasmissione di cucina o al ristorante. Non mancano, però, anche alcuni cibi nostrani che, sebbene vengano prodotti entro i confini di casa, conoscono una diffusione sul territorio piuttosto limitata. Ad ogni modo, siamo sicuri che quando proverai queste 5 prelibatezze non vorrai più farne a meno.

  • Berberè: si tratta di una miscela di spezie originaria del Nord Africa, molto usata in Etiopia e in Eritrea e che da qualche tempo sta cominciando a farsi conoscere anche in Italia. Ha un sapore esotico ed accattivante, che determina una vera esplosione di gusto all’interno di piatti caldi come zuppe e verdure cotte in padella.
  • Azuki: appartengono alla famiglia dei legumi e sono dei piccoli fagioli dal colore rosso intenso. Hanno origine giapponese, ma nel corso dell’ultimo decennio hanno influenzato la cucina di tutto il mondo. In pochi, tuttavia, sanno che la coltivazione di questo legume avviene anche in Italia. Per cucinarli, vanno lasciati in ammollo una notte e poi si possono fare in acqua bollente, aggiungendo qualche spezia a piacere. Inoltre, si possono usare per fare delle deliziose zuppe oppure per arricchire delle insalate. Infine, sono ottimi anche da soli, insaporiti con un pizzico di sale e di pepe ed un filo d’olio extravergine d’oliva.
  • Daikon: è una radice che si utilizza soprattutto nella cucina giapponese, ma che ultimamente si sta facendo conoscere anche nel nostro Paese. Si può mangiare fritto o affettato sottilmente, condito con olio extravergine d’oliva, sale e aceto. In alternativa, si può anche aggiungere all’interno delle zuppe.

Cibi italiani poco conosciuti

Oltre ad una sconfinata varietà di prodotti esotici poco conosciuti a cui stiamo imparando ad abituarci soltanto di recente, ci sono anche degli alimenti nostrani che però sono diffusi solo a livello locale o comunque sono noti solo ad una cerchia ristretta di persone. Pensiamo a due esempi su tutti:

lampascioni

Cibi italiani poco conosciuti (Buttalapasta.it)

  • lampascioni: si tratta di una pianta coltivata e conosciuta perlopiù in Puglia, la cui parte commestibile è il bulbo, che si trova ad una profondità che varia dai 10 ai 20 centimetri. In apparenza sono simili a dei cipollotti, ma hanno un sapore più amarognolo. Si possono servire in accompagnamento a carne alla brace, ma sono ottimi anche da soli come antipastino. Per pulirli occorre inciderli a croce sulla parte inferiore. Successivamente, bisogna lasciarli per qualche ora in acqua fredda perché perdano il loro retrogusto amaro e poi si fanno bollire in acqua salata per un’ora. Scolali e condiscili infine con olio, aceto, sale, pepe e prezzemolo e sono pronti da gustare;
  • moeche: sono dei teneri granchi di laguna, tipici della zona di Venezia, che si possono gustare in primavera, quando perdono il guscio. Sono ottimi soprattutto in pastella e fritti.

Parole di Veronica Elia

Sono Veronica e sono una giornalista pubblicista iscritta all'ordine dei Giornalisti della Lombardia, laureata in Editoria presso l'Università degli Studi di Milano. Nel 2015 comincio il mio percorso giornalistico ed inizio a collaborare con diverse realtà editoriali in Italia e in Svizzera. Il mio motto? "Fai il lavoro che ami e non lavorerai neanche un giorno della tua vita".

Potrebbe interessarti