Di GIeGI | 26 Novembre 2015
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media
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4 ore
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6 Persone
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379/porzione
Per il pranzo della Befana preparate questo raffinato cappone in galantina, una idea gourmet per cucinare questi volatili. Cappone in galantina vuol dire in pratica un cappone disossato e farcito, che viene poi lessato, fatto raffreddare e servito tagliato a fette. Abbiamo preparato questo piatto seguendo la ricetta dell’Artusi, ma questa volta abbiamo cercato di renderla un pochino più leggera, però dobbiamo dire che è meglio la versione classica; poi per ragioni di economia abbiamo eliminato i tartufi, e visto che è molto difficile da trovare abbiamo sostituito la lingua salmistrata con del prosciutto.
Ingredienti
- 1 cappone disossato
- 350 gr di polpa di vitello
- 350 gr di polpa di maiale
- 150 gr di prosciutto tagliato in una unica fetta
- 100 gr di lardo a fettine
- una manciata di pistacchi
- 1 uovo
- verdure per il brodo (sedano, carota e cipolla, una foglia di alloro)
- sale e pepe q.b.
Preparazione
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- Ecco il nostro cappone disossato dal pollivendolo
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- Eliminate le piume residue del cappone, poi bruciate la peluria rimasta, quindi raschiatelo, lavatelo con acqua bollente ed asciugatelo. Noi abbiamo poi eliminato tutto il grasso visibile, ma forse era meglio non essere così zelanti
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- Salate e pepate l’interno del cappone e mettetelo da parte
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- Eliminate eventuali nervetti e pellicine dalla carne di vitello, tagliatene poi delle strisce aventi la larghezza di un dito mignolo
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- Mettete da parte i ritagli
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- Procedete nello stesso modo con la carne di maiale
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- Salate le strisce di carne e mettetele da parte
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- Tagliate anche il prosciutto a strisce di dimensioni simili a quelle della carne, unite i ritagli a quelli della carne
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- Tagliate a pezzettini il lardo
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- Riducete a pezzetti anche i ritagli di carne e prosciutto
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- Riunite nel vaso di un mixer o robot da cucina tutti i ritagli, il lardo, l’uovo e un po’ di sale e pepe
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- Frullate il tutto lungamente fino ad ottenere un composto omogeneo e liscio. Aggiustate di sale e pepe. Questa è la farcitura del cappone
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- Sgusciate i pistacchi, metteteli in ammollo in acqua tiepida per eliminare la pellicina scura che li ricopre. Disponete sul piano di lavoro il cappone, le strisce di carne e di prosciutto, e la farcitura
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- Riempite il cappone con le strisce di carne e prosciutto, i pistacchi e la farcia cercando di non lasciare vuoti, e deponendo le strisce per il lungo
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- Ecco il cappone farcito
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- Cucite le aperture del cappone con filo bianco piuttosto grosso (va benissimo un ago da cucire e del filo per sarte)
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- Ecco il cappone ben cucito, non preoccupatevi non serve essere delle brave sarte per questo compito (ma se lo siete il tipo di punto da usare è il cosiddetto sorgetto)
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- Legate il cappone farcito per tenerlo in forma, usando lo spago da cucina
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- A questo punto prendete uno strofinaccio o un pezzo di tela di cotone, lavatelo con acqua bollente per togliere i profumi del detersivo o dell’ammorbidente, deponetelo sul piano di lavoro e metteteci sopra il cappone
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- Avvolgete strettamente il cappone con il telo, e legatelo di nuovo
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- Riempite di acqua una capace pentola, unitevi le verdure per il brodo, dei grani di pepe e del sale e quindi calatevi a freddo il cappone. Mettete sul fuoco e portate ad ebollizione
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- Fate cuocere a bollore leggero il cappone ripieno per 2 ore e mezza
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- Estraete il cappone dalla pentola e deponetelo su un piatto
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- Sfasciatelo
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- Eliminate le legature e deponetelo su un piatto
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- Fatelo raffreddare dopo averci messo sopra dei pesi per renderlo piatto (una notte è sufficiente a farlo raffreddare e rassodare a puntino)
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- Affettate la galantina di cappone e servitela
- Il cappone in galantina è ottimo accompagnato dalla mostarda di Cremona Oppure potete preparare una buona gelatina con il brodo di cottura e ridurla in dadi o in “granita” ed usarla per guarnire il cappone sul piatto da portata
- L’Artusi usa meno carne di vitello e di maiale e aggiunge del lardo intero, ma noi per alleggerire lo abbiamo eliminato, abbiamo anche tralasciato il petto di pollo perchè troppo asciutto
Parole di GIeGI
GIeGI è stata collaboratrice di Buttalapasta dal 2008 al 2013, spaziando tra tutte le tipologie di ricette, con un occhio di riguardo a quelle della tradizione regionale.