Rustici di Pasqua, pensavo di averli provati tutti poi ho fatto la scarcedda lucana ed ho capito cosa mi ero persa

scarcedda lucana

Rustici di Pasqua, pensavo di averli provati tutti poi ho fatto la scarcedda lucana ed ho capito cosa mi ero persa (Fonte: Instagram @sempremezzogiornorai - Buttalapasta.it)

Basta con il casatiello e il tortano: la scarcedda lucana è sicuramente il rustico di Pasqua più buono in assoluto.

A Pasqua a farla da padrona, oltre all’agnello, alle colombe e alle uova di cioccolato, sono senza dubbi i rustici. Pensiamo ad esempio a ricette tradizionali come quelle del tortano, del casatiello, della torta Pasqualina, della crescia e così via.

Sicuramente meno nota alla maggior parte delle persone è la scarcedda lucana. Anche conosciuta come “scarcedd” in dialetto o “u pastizz” nella zona di Pisticci. Ad ogni modo, si tratta di una torta ripiena con salumi e formaggi, che si prepara proprio durante il periodo pasquale ed è perfetta da consumare il giorno dopo perché resta bella morbida.

Siccome nemmeno io conoscevo questo piatto, ho deciso di provare a realizzarlo con l’aiuto di Daniele Persegani ed Angela Frenda, che l’hanno proposto in una recente puntata di È sempre mezzogiorno.

Scarcedda lucana: il rustico di Pasqua che non ti aspetti

La scarcedda lucana è uno dei rustici tradizionali italiani del periodo pasquale. In genere ha la classica forma tonda, con il bordo intagliato o intrecciato, ma non è raro trovarla anche di forma diversa. Ad ogni modo, noi oggi andremo a replicare la ricetta classica seguendo le indicazioni di Daniele Persegani ed Angela Frenda.

fetta di scarcedda lucana

Scarcedda lucana: il rustico di Pasqua che non ti aspetti (Raiplay.it – Buttalapasta.it)

Ingredienti per 1 stampo da 24 cm

  • 500 grammi di semola di grano duro;
  • 12 grammi di lievito di birra fresco;
  • 150 millilitri di olio evo;
  • 1 cucchiaio di sale;
  • 2 cucchiai di semi di finocchio;
  • acqua q.b.

Per farcire

  • 6 uova sode;
  • 300 grammi di salsiccia;
  • 300 grammi di scamorza;
  • olio evo q.b.

Preparazione

  1. Per preparare la scarcedda, comincia a realizzare la base impastando a lungo insieme, a mano o con una planetaria, la semola di grano duro, l’acqua con il lievito sciolto, l’olio extravergine d’oliva, un pizzico di sale e i semi di finocchio.
  2. Una volta ottenuto un panetto liscio ed omogeneo, lascialo lievitare coperto per circa un paio d’ore, o comunque fino al raddoppio del volume.
  3. Trascorso il tempo necessario, riprendi l’impasto e dividilo in due parti, una leggermente più grande dell’altra.
  4. Stendi la prima con il mattarello su un piano da lavoro infarinato e poi usala per foderare uno stampo rotondo grande circa 24 cm di diametro, cercando di coprire anche i bordi.
  5. A questo punto, farcisci con le fette di scamorza fatte sottili e la salsiccia cruda, privata del budello e tagliata a pezzettoni.
  6. Premi bene con le mani e completa la farcia con le uova sode tagliate a metà e disposte a raggera.
  7. Stendi anche il secondo panetto di impasto, sempre utilizzando il mattarello, ed usalo per fare la copertura della scarcedda.
  8. Sigilla bene i bordi creando una sorta di cornicione intrecciato ed irrora la superficie con un filo d’olio extravergine d’oliva. Se vuoi puoi anche spolverare un po’ di pecorino grattugiato.
  9. Inforna a 180 gradi per 45-50 minuti e infine sforma la scarcedda e portala in tavola.

Parole di Veronica Elia

Sono Veronica e sono una giornalista pubblicista iscritta all'ordine dei Giornalisti della Lombardia, laureata in Editoria presso l'Università degli Studi di Milano. Nel 2015 comincio il mio percorso giornalistico ed inizio a collaborare con diverse realtà editoriali in Italia e in Svizzera. Il mio motto? "Fai il lavoro che ami e non lavorerai neanche un giorno della tua vita".

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