Di Cesare Orecchio | 4 Febbraio 2025
I famosi cioccolatini di San Valentino hanno una storia molto particolare: la loro creatrice è niente poco di meno che una stilista famosissima presente in ogni vetrina di città!
Sono tanti i dolcetti che riescono ad esprimere l’amore che proviamo verso una persona, specialmente se fatti con le nostre mani: basta citare il fantomatico tortino al cioccolato dal cuore caldo, ma anche un budino, una mousse al cacao o una semplice torta alle mele della nonna, che quasi tutti noi almeno una volta nella vita abbiamo preparato a chi vogliamo bene. Indubbiamente nella storia rimangono ben impressi nella mente di tutti alcuni dolci divenuti famosi in tutto il mondo e tra questi ne troviamo uno passato alla storia per le sue celebri frasi d’amore.
Stiamo certamente parlando dei baci Perugina, una chicca piccola ma esplosiva nel gusto e grande nell’idea: un involucro esterno di cioccolato accoglie una crema con nocciole tritate e una intera posizionata proprio al centro, come volesse essere il cuore stesso innamorato del dolcetto. Ma sapevate che fu una stilista molto famosa ad inventarlo? Scopriamolo subito!
I cioccolatini famosi di San Valentino e quel filo rosso con la moda e lo stile: tutto merito suo
Prima di svelarvi chi sia il nome importantissimo a cui dire grazie per l’invenzione dei baci Perugina, vogliamo darvi qualche altro indizio: il marchio è sempre stato sinonimo di stile, fascino senza tempo e profonda classicità nelle linee. Ciononostante l’azienda ha saputo reinventarsi, proponendo un nuovo design che ad oggi è molto più coinvolgente, senza però tradire l’idea massima dell’originale stilista. La stessa è tra l’altro inventrice anche delle famose caramelle Rossana, quelle presenti in tutti i salotti delle nostre nonne. Avrete certamente capito di chi stiamo parlando!
Proprio di lei, della meravigliosa e immensa Luisa Spagnoli: la storia che si nasconde dietro l’invenzione dei baci è molto singolare e tra l’altro intrigante. La Spagnoli fonda con Giovanni Buitoni la Perugina, la famosa azienda ad oggi madre di tanti prodotti dolciari, e nel 1922 arriva l’intuizione. Si accorge che a fine giornata vengono gettati alcuni scarti di prodotti tra cui granella di nocciole e cioccolato. Decide quindi di mescolare questi due ingredienti, inserendo una nocciola in centro e venderlo. Inizialmente venne chiamato cazzotto per via della forma a pugno chiuso con tanto di nocche, ma fu Buitoni stesso ad avere un’altra intuizione, poiché il nome risultava troppo duro e crudo.
Decise insieme a Luisa, quindi, di cambiare il nome in bacio, modificando la forma affinché assomigliasse più ad un seno femminile. Il successo fu così assurdo che verso gli anni 30 il prodotto venne esportato anche all’estero come in America. E le frasi d’amore all’interno? Si pensa, secondo una voce di corridoio, che era abitudine tra Luisa e Giovanni scambiarsi frasi romantiche nascoste tra i cioccolatini(Buitoni era il suo amante quando ancora Luisa era sposata con Annibale Spagnoli), ma in realtà fu il pittore Federico Seneca a iniziare questa tradizione, seppur in maniera diversa.
Infatti inizialmente le frasi erano piuttosto provocatorie(per fare un esempio ‘bacia la padrona e non la serva‘) e spesso Federico le firmava solo col proprio cognome per far pensare che queste fossero del famoso filosofo, creando un’attenzione mediatica non di poco conto. Tra l’altro il famoso sfondo blu con gli amanti è proprio creato dal pennello del pittore. Il resto è storia, la conoscevate?
Parole di Cesare Orecchio
Amante dell’arte, della cucina e della scrittura, inizio il mio percorso a soli 18 anni dopo essermi diplomato in Storia della Moda e tecniche della confezione, pubblicando la mia prima raccolta di poesie ‘Petali di vita’. Ho cambiato poi vita diventando cuoco professionista nella mia città natale Messina per poi abbracciare la scrittura a 360°.