Di Salvatore Lavino | 2 Febbraio 2025
C’è una scoperta che potrebbe essere di un certo peso riguardo al sorgere del colesterolo. E che non riguarda per nulla la cattiva alimentazione od altri fattori tipici noti.
Il colesterolo potrebbe essere legato ad una specifica situazione genetica. Lo sostengono alcuni scienziati che hanno appena reso noto i risultati di una ricerca da loro condotta. Sappiamo che il colesterolo è un tipo di grasso presente nel sangue, svolge un ruolo cruciale per il corretto funzionamento dell’organismo, a patto che i suoi livelli rimangano entro i limiti considerati normali. Quando i valori di colesterolo superano certe soglie, aumenta il rischio di sviluppare gravi condizioni di salute, come infarti, ictus e malattie cardiovascolari.
Recenti ricerche condotte dall’Istituto di Ricerca sulla Salute INCLIVA, situato presso l’Hospital Clínico di Valencia, in Spagna, hanno portato alla luce un possibile legame tra un gene specifico e la ipercolesterolemia. Questo studio ha identificato un gene che potrebbe contribuire all’aumento dei livelli di colesterolo, fornendo nuovi indizi sui sintomi che possono aiutare a riconoscere le persone a rischio, con l’intento di prevenire complicazioni cardiovascolari.
Quali sono le cause che fanno aumentare il colesterolo?
La ricerca in questione, pubblicata sulla rivista Biomedicine, ha coinvolto un campione di 41 pazienti affetti da colesterolo elevato. Gli scienziati hanno analizzato diversi geni e hanno scoperto una mutazione specifica nel gene SREBF2 in uno dei soggetti esaminati. Ulteriori indagini sui familiari del paziente hanno rivelato che anche loro presentavano la stessa mutazione e condividevano due fattori di rischio cardiovascolare noti: il colesterolo alto e livelli elevati di glucosio nel sangue.
I risultati ottenuti suggeriscono che la mutazione del gene SREBF2 potrebbe essere responsabile della ipercolesterolemia familiare, così come di un aumento dei livelli di glucosio e insulina, anche in presenza di una dieta sana e bilanciata. Alcuni familiari del paziente con la mutazione erano già in condizioni di diabete.
Questa scoperta ha importanti implicazioni per la comprensione delle malattie cardiovascolari e metaboliche. Gli autori dello studio sostengono che la mutazione del gene SREBF2 possa essere un fattore determinante non solo per l’aumento del colesterolo, ma anche per altre problematiche come il diabete.
Cosa fa venire il colesterolo alto?
Però gli esperti avvertono che sono necessarie ulteriori ricerche per stabilire una connessione causale tra questa mutazione genetica e l’ipercolesterolemia familiare. L’individuazione di questo gene e la comprensione dei suoi effetti potrebbero rappresentare un passo avanti significativo nella prevenzione e nella gestione delle malattie cardiovascolari.
Con ulteriori studi, potrebbe essere possibile sviluppare strategie di trattamento più efficaci per coloro che presentano questa mutazione, migliorando così la qualità della vita di molte persone. Va comunque detto anche che il numero di soggetti campione che hanno partecipato a questa ricerca sono in numero troppo esiguo per potere esprimere delle valutazioni ufficiali. Di norma sono necessarie centinaia e centinaia di unità per questo. Mangiare correttamente ed affidarsi ai giusti alimenti invece fa vivere meglio e più a lungo.
Parole di Salvatore Lavino