Di Fabio | 24 Dicembre 2024
Carlo Cracco è stato per anni il volto simbolo di Masterchef, finché non ha deciso di lasciare il programma. Dopo anni emerge la motivazione di questo improvviso addio.
Come sicuramente sapranno gli appassionati dello show cooking, Masterchef è un programma internazionale che ha come protagonisti alcuni degli chef migliori al mondo. Dato il successo ottenuto dal format, Sky ha deciso di portarlo pure in Italia, cercando di replicare in maniera pedissequa la formula che ha portato a questo successo.
Al fine di rendere il programma il più simile possibile alle versioni estere, c’era bisogno di una figura in grado di incarnare la severità ed il rigore. La scelta è dunque ricaduta su Carlo Cracco, chef di grandissimo talento ed esperienza che per natura non ammette errori nella propria cucina e che riusciva alla perfezione ad interpretare il ruolo del “sergente di ferro”.
Proprio questa sua attitudine alle reprimende lo ha reso in brevissimo il “Gordon Ramsey italiano”, permettendogli al contempo di guadagnare una grandissima popolarità in tutto lo stivale e di diventare un personaggio televisivo divisivo. In quel periodo gli è stato anche affidato un secondo format televisivo chiamato ‘Hell’s Kitchen’.
L’addio di Carlo Cracco a Masterchef ha creato un vuoto nei telespettatori
Per chiunque seguisse sin dalla prima stagione Masterchef, Carlo Cracco rappresentava il punto di riferimento e tutti pensavano che la sua assenza avrebbe fatto perdere al programma il mordente. Data la tipologia di trasmissione, infatti, il conflitto è un combustibile necessario, poiché porta a creare situazioni di tensione e a rendere più interessante e tesa la sfida tra i vari concorrenti.
Tutto ci si poteva aspettare, insomma, fuorché che Masterchef sarebbe andato avanti senza di lui. Anche perché, al di là del modo burbero di riprendere i concorrenti, Cracco rappresentava l’esempio da seguire per gli aspiranti chef, riusciva a dargli sempre consigli utili e consentiva loro di crescere a livello professionale sia dentro che fuori la trasmissione.
Eppure, contro le aspettative di tutti, Carlo ha improvvisamente deciso di dire addio al programma, lasciando orfani della sua presenza e del suo carisma tutti i telespettatori. Chi lo ha sostituito è stato Giorgio Locatelli, chef stellato di grande talento ed esperienza, che cerca a suo modo di replicare il modus operandi di chi lo ha preceduto.
Il programma di cucina continua ad appassionare milioni di spettatori ogni anno, tuttavia sono in tanti quelli che sentono la mancanza di Cracco e sognano che un giorno possa tornare a far parte della giuria.
Perché Cracco ha lasciato Masterchef
Nel corso delle settimane e dei mesi successivi all’annuncio dell’addio dello chef alla trasmissione si sono diffuse sul web tantissime teorie riguardo alle ragioni di questa decisione. C’era chi pensava che ci fosse stato un litigio tra lui e la produzione del programma e chi semplicemente che era stata presa la decisione di dare un taglio diverso alla trasmissione per innovare il format.
Al fine di mettere tutto in chiaro e di evitare possibili falsità sulle motivazioni inerenti a questa inattesa separazione, Carlo Cracco ha spiegato in un’intervista rilasciata a Fanpage nel marzo del 2023 che non c’è stato alcun litigio e che è stato proprio lui a decidere di voltare pagina. Il motivo?
Sentiva il bisogno di avere nuovi stimoli: “Non si può andare avanti all’infinito, il mio mestiere non è ripetere, ma interpretare. A un certo punto mi sono dedicato al progetto del mio nuovo ristorante in Galleria, che aveva bisogno di una bella presenza. Ora che è partita posso permettermi qualcosa di bello e diverso”.
Ed infatti Cracco è tornato anche in televisione con Dinner Club, programma prodotto da Amazon Prime che ha permesso di apprezzare un lato decisamente differente dello chef: nella nuova trasmissione non appare solo più rilassato e affabile, ma fa trasparire tutta la sua passione per la cucina.
Parole di Fabio
Sono laureato in Lingue, percorso Scienze per la comunicazione internazionale. Appassionato di giornalismo sin dal Liceo, scrivo da anni per blog, siti e testate giornalistiche e sono da diverso tempo giornalista pubblicista. Ho una passione smodata per il calcio e per gli sport in generale con preferenza per il Basket, la MotoGp, il Tennis e la Pallavolo. Amante del cinema d’autore, consumo nel tempo libero vagonate di serie tv, film, videogame e libri. Ritengo che la forma di narrazione più completa che ci sia oggi sia quella videoludica, anche se, come ogni medium giovane, deve ancora superare il preconcetto della massa.