Pandoro e panettone simboli del Natale? Ancora per poco, a breve non li vedremo più sulle tavole italiane ecco perché

donna e pandoro

Pandoro e panettone simboli del Natale? Ancora per poco, a breve non li vedremo più sulle tavole italiane ecco perché - buttalapasta.it

Se come tanti italiani anche tu hai comprato il pandoro ed il panettone in rispetto della tradizione natalizia, dovresti sapere questo: c’é un motivo preoccupante che segna la fine di questi iconici dessert.

Le festività sono senza dubbio una delle migliori occasioni per accogliere in casa parenti ed amici e condividere in modo conviviale pranzi e cene sontuosi. La maggior parte degli italiani ama profondamente lo stare in tavola, in particolare quando si tratta del Natale e del Capodanno, da sempre le giornate celebrative tra le più amate al mondo.

I menù si iniziano ad elaborare mesi prima, con fitte telefonate tra i familiari per trovare la quadra tra le preferenze (o le intolleranze) dell’uno e dell’altro: si rispolverano i quadernetti delle nonne, zeppi di ricette che anche se cascasse il mondo, vanno riproposte ogni anno in virtù del ricordo e della tradizione gastronomica regionale. Tra questi piatti che non devono mai mancare ritroviamo sempre il pandoro ed il panettone, quest’ultimo assolutamente con i canditi anche se tutti li scartano, perché ‘é tradizione’ ed anche perché se non ci sono i canditi non si potrebbe chiamare così. Ci credereste mai che questo potrebbe essere l’ultimo anno in cui li vedremo trionfare sulle nostre tavole? Il rischio c’é ed é concreto, per un motivo che pochi riuscirebbero ad immaginare.

Qualcosa sta cambiando, i segnali preoccupanti che segnano la fine di pandoro e panettone

Certamente anche voi, girando per i supermercati della grande distribuzione, avrete notato come sempre in bella mostra banconi zeppi di pandori e panettoni da acquistare. L’idea perfetta e sempre gradita per arricchire i menù festivi, ma anche da portare come dono ad amici e parenti oggi deve scontrarsi con un dato decisamente allarmante. Le vendite di questi prodotti sono infatti calate decisamente, in favore di altre alternative più economiche ed anche diverse. Le stesse aziende che sfornano pandoro e panettone se ne sono accorte, offrendo ai consumatori alternative sempre più invitanti anche se non hanno decisamente niente a che vedere con i dolci iconici del Natale.

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Qualcosa sta cambiando, i segnali preoccupanti che segnano la fine di pandoro e panettone – buttalapasta.it

Avrete certamente notato quelle che sembrano più che dessert festivi quasi delle torte di compleanno, arricchite di creme e molto più simili alle merende confezionate della grande distribuzione. Perdendo quindi in via definitiva la connotazione di prodotto stagionale, perché di fatto sono esattamente quelle che ritroviamo negli scaffali tutto l’anno. Questo perché i giovani definiscono pandoro e panettone ‘antiquati’ e preferiscono queste alternative forse più invitanti, ma come già detto che con il Natale non c’entrano nulla.

Questo ci porta a pensare che nel corso degli anni a venire un numero sempre inferiore di famiglie sceglieranno pandoro e panettone preferendo invece altre proposte anche più economiche e pur se a discapito della qualità. In secondo luogo infatti c’é da discutere sul prezzo: se fino ad un paio di anni fa la classica strenna natalizia con pandoro o panettone e bottiglia di spumante costava intorno ai 10 euro, oggi arriva a costi decisamente maggiori che si aggirano tra i 15 ed i 18 euro.

Senza contare la miriade di pandori e panettoni di fattura industriale che invece vengono bollati come ‘artigianali’, quando probabilmente di genuino hanno poco e niente. Per questi prodotti della grande distribuzione il prezzo può lievitare anche fino ai 30 euro, mettendo in grave difficoltà anche chi invece lavora con materie prime di qualità. Uova e burro ad esempio hanno subìto un aumento incredibile e ciò ovviamente ha avuto come conseguenza la maggiorazione dei prezzi, rendendo difficile ai produttori artigianali mantenere i costi bassi a favore della bontà del risultato finale. Il consumatore quindi si dirige verso la diversità, ma di prezzo contenuto e spesso senza un effettivo riscontro nel gusto perché alla fine sempre di un panettone o pandoro industriale si tratta.

Costano troppo, inquinano e fanno anche male: la salvezza é una sola, compra questi e li salvi sicuro

Un altro fattore critico che sta sminuendo il valore di pandoro e panettone é la crescente attenzione dei consumatori nella scelta di prodotti che siano sì economici, ma anche sostenibili e soprattutto poveri di ingredienti raffinati. La cultura di una buona alimentazione e della cura della salute é una preoccupazione sempre crescente anche nelle nuove generazioni che preferiscono evitare di comprare dolci molto calorici e confezionati senza attenzione per l’ambiente.

pandoro e panettone

Cosa emerge dalle ultime indagini – buttalapasta.it

Gli imballaggi dei dolci natalizi infatti contengono plastica e cartone, contro quindi la tendenza a ridurre l’utilizzo di questi materiali per il futuro del pianeta: l’attenzione all’impatto ambientale fa preferire alternative più ecosostenibili e senza l’impiego di prodotti come burro e uova provenienti da allevamenti intensivi o zucchero bianco. Che cosa si può fare allora per preservare la tradizione e combattere la sempre più crescente diffidenza verso i dolci iconici del Natale?

Intanto si può educare le nuove generazioni alla conoscenza del valore culturale che essi hanno nella storia familiare e nella storia proprio del nostro paese. I produttori possono proporre versioni più leggere e salutari che riducono le calorie ed i grassi, introducendo anche più alternative vegane o per chi soffre di intolleranze. Studiare un packaging sostenibile é un’altra mossa vincente per evitare la fine di questi prodotti, investendo in confezioni biodegradabili per limitare l’impatto ambientale. La minaccia é reale, ma il destino del Pandoro e del Panettone non è ancora segnato: significherebbe far morire la tradizione italiana e questo non possiamo permetterlo. Scegliendo consapevolmente e sostenendo i produttori che lavorano per mantenere viva questa tradizione, possiamo fare molto: il fornaio sotto casa potrebbe avere un’alternativa migliore di quella del supermercato ed andrete a premiare la piccola economia e sicuramente anche la bontà di un dolce indubbiamente artigianale.

Parole di Marianna Gaito

Giornalista per passione dal 1996 e di professione dal lontano 2002, nel cuore lo sport fin da bambina. Ho una grande passione per la buona cucina, mi piace sperimentare e creare, coniugando la mia esperienza con la scrittura. Dirigo alcune delle realtà più dinamiche del giornalismo online.

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