Di Cesare Orecchio | 2 Dicembre 2024
Dei rischi che spesso si corrono sull’albero di Natale e che potrebbero costarti caro: prima di montarlo osservalo attentamente e poi fai subito così!
Fare l’albero di Natale non ha paragoni con nessun’altra azione quotidiana del resto dell’anno: già solo fuoriuscire la scatola che lo contiene dallo sgabuzzino o dalla cantina accende quella miccia di magia che ben presto esploderà in tutta la casa grazie alle luci, agli addobbi e al resto delle decorazioni. Sono in tanti coloro che già lo hanno fatto, ma la tradizione italiana si conferma quella di ogni anno, ovvero montarlo oppure comprare quello vero e addobbarlo il giorno dell’Immacolata, ovvero la prima vera festa che apre le varie natalizie.
Acquistare un albero vero ha sicuramente il suo fascino, tuttavia i vantaggi di quello finto da montare sono molteplici: durano a lungo negli anni e quelli di qualità non perdono rami o foglie. In commercio ad oggi ne troviamo per tutte le tasche, con prezzi che variano dai 50 euro arrivando oltre i 500. Tuttavia in tanti non fanno caso a un dettaglio nel momento in cui montano l’albero e qualche rischio si corre. Noi oggi vogliamo svelarvelo per mettervi al corrente di un problema comune, ma mai posto al centro dell’attenzione. Ma dovremmo tutti!
Attenzione ai rischi legati all’albero di Natale: quando lo scoprirai non vorrai crederci
Come dicevamo, i modelli più attuali dell’albero di Natale sono innovativi e sicuramente più gestibili nel montaggio. Solitamente troviamo due o tre copri da assemblare oppure un unico pezzo con i rami da aprire e gestire a proprio piacimento. Con ogni probabilità però, anche voi avrete uno di quei modelli un po’ più vecchi, in cui si monta la struttura centrale sul piedistallo e da lì dovremo posizionare i singoli rami da aprire. Tuttavia, che siano alberi più nuovi o più vecchiotti poco cambia perché è probabile che nessuno si accorga di questo particolare.
O meglio, che non ci si accorga della presenza di alcuni insetti tra i vari rami. Ancora sotto studio, qualche anno fa ne sono stati scoperti alcuni, del tutto innocui per l’uomo, che tuttavia tendono a divorare materiale in plastica. E purtroppo i nostri alberi di Natale finti, composti prevalentemente di plastica e poliestere, potrebbero diventare un ghiottissimo pasto per questi ultimi. Il più comune in Italia è la cosiddetta Galleria mellonella, conosciuta anche come tarma della cera. Questa rosicchia molte parti composte da plastica e vive in ambienti piuttosto umidi e bui come appunto cantine e sgabuzzini.
Riconoscerle è abbastanza semplice, anche se tendono ad essere confuse con le più tipiche farfalline della farina. Le larve sono allungate, con un corpo bianco e la testa scura oppure con un corpo simil marrone. Invece è facilmente individuabile il gruppo di uova, somigliante a filamenti simili a quelli della polvere. Se quindi notate la presenza di questi ultimi tra i vari rami, con ogni probabilità l’albero sarà stato intaccato dalle tarme della cera. Come ricorrere ai ripari? Immergere tutti i rami nella vasca da bagno o in alternativa in una grossa e grande bacinella, aggiungere detersivo per piatti, aceto e lasciare a bagno 24 ore.
Risciacquare poi il tutto e stendere al Sole fino a totale asciugatura. Basterà poi montare l’albero come di consueto e in questo caso per prevenire altre formazioni basterà spruzzare un po’ di acqua, aceto e sapone di Marsiglia liquido in un’unica soluzione su tutti i singoli rami. Così facendo impediremo agli insetti di riformarsi!
Parole di Cesare Orecchio
Amante dell’arte, della cucina e della scrittura, inizio il mio percorso a soli 18 anni dopo essermi diplomato in Storia della Moda e tecniche della confezione, pubblicando la mia prima raccolta di poesie ‘Petali di vita’. Ho cambiato poi vita diventando cuoco professionista nella mia città natale Messina per poi abbracciare la scrittura a 360°.