Di Emiliano Fumaneri | 7 Novembre 2024
C’è un punto “invisibile” della moka dove si accumulano sporcizia e residui di caffè, ma nessuno ne è a conoscenza. Fai attenzione.
Uno dei miti più inossidabili riguarda la pulizia della moka. In tanti sono convinti di non doverla mai lavare. Le cose però non stanno esattamente così. Siamo più vicini al vero se diciamo che la moka non va lavata troppo spesso, il che non significa che non debba mai essere lavata. Col tempo infatti anche la moka si sporca.
Ogni tanto dunque dovremo igienizzarla. In particolare c’è un punto nascosto della macchina per preparare la calda bevanda scura, vera e propria icona dell’italianità nel mondo, dove vanno ad accumularsi i residui del caffè. Nessuno – o quasi – però è a conoscenza di questo fatto e dunque è alto il rischio di trascurare la pulizia di questa zona della moka.
Moka, il punto “nascosto” in cui si accumulano i residui di caffè
C’è un pezzo della moka che tutti noi – chi più chi meno – dimentichiamo di pulire, una parte nascosta che forse non abbiamo mai nemmeno pensato di controllare e dove si accumulano non pochi residui di caffè. Inventata da Alfonso Bialetti nel 1933, la moka si compone di tre parti principali.
La prima componente è la caldaia, la parte inferiore della moka dove inserire l’acqua da portare a ebollizione. C’è poi la parte superiore, dove si raccoglie il caffè e infine, in mezzo, abbiamo il filtro a imbuto da riempire con il caffè finemente macinato. Proprio il filtro è la parte a cui prestare grande attenzione.
Proviamo infatti a prendere in mano la nostra moka e provvediamo prima di tutto ad aprirla. Smontiamo poi la caldaia e osserviamo bene da vicino il filtro. All’apparenza potrebbe sembrare pulito ma come spesso capita le apparenze ingannano. Andiamo allora a procurarci un cacciavite e poi torniamo a occuparci della nostra moka.
Estraiamo il filtro dalla caldaia e inseriamo il cacciavite nel cannello (la parte terminale dell’imbuto) per aiutarci nel tentativo di aprirlo. Non mettiamoci troppa foga per non rovinare il filtro e evitare di farci male. In questo modo dovremmo riuscire a separare facilmente il filtro vero e proprio dall’imbuto.
Controlliamo la parte inferiore del filtro e quella concava dell’imbuto: quasi sicuramente noteremo che entrambe le componenti sono molto annerite. Lo sporco nascosto è proprio qui. Per levare lo sporco incrostato ammorbidiamolo con l’acqua. Poi strofiniamo filtro e imbuto con una spugnetta per rimuovere i residui di caffè.
Se il filtro è molto otturato proviamo con questo metodo geniale usato dalle nostre nonne. Se la sporcizia è troppa e il filtro è vecchio e usurato, non esitiamo a sostituirlo (ne va anche del gusto del caffè). Facciamo asciugare e infine rimontiamo la moka, che a questo punto sarà pulita dalle incrostazioni “invisibili”.
Parole di Emiliano Fumaneri
Veronese di nascita, ho vissuto molti anni in Trentino-Alto Adige (Merano, Trento, Rovereto). Vivere in una regione di confine così ricca di storia e di strazi ha suscitato in me la passione per le lingue straniere e la curiosità per culture e costumi differenti. Mi appassionano anche la geopolitica e le tematiche ambientali.