Di Cesare Orecchio | 31 Ottobre 2024
Sua maestà l’arancino napoletano, o meglio ‘a pall’e’ris’: vogliamo farne tanti insieme? Perfetti per questo weekend!
La Campania e la Sicilia da sempre sono fortemente accomunate in termini di storia, tradizione e cultura. Specialmente in cucina parecchi piatti tendono ad assomigliarsi e inoltre, a meno che la storia ci dica il contrario, entrambi i popoli, napoletani e siciliani, hanno sempre provato una certa affinità. Persino al livello calcistico molti napoletani tendono ad appoggiare la squadra del Catania durante le varie partite di campionato(anche se non vogliamo affatto entrare nel mondo dello sport o non ne usciremmo vivi).
Tra i piatti che più rievocano la Sicilia, troviamo a Napoli e pall’e’ris, o semplicemente arancini napoletani. Un po’ come le Rame di Napoli catanesi, sono delle dediche speciali a tutta la bella Isola e perché non prepararle insieme? Ve lo garantiamo, sono davvero squisite. Scopriamo subito la ricetta tradizionale!
Pall’e’ris o arancini napoletani: ti sveliamo la ricetta tradizionale che unisce tutto il Sud
Effettivamente Sicilia e Campania possiamo ammetterlo, sono i pilastri di tutto il Sud, senza levare assolutamente nulla alle altre regioni, incredibilmente belle e ricche di storia. Eppure in termini culinari i piatti siciliani e napoletani sono famosi in tutto il mondo, come queste pall’e’ris, palle di riso in italiano che assomigliano parecchio agli arancini siciliani. Potremmo quasi definirli una dedica speciale al popolo siculo, con cui vi è da sempre una sorta di unione storica, culturale e di tradizione. Prima menzionavano le Rame di Napoli, dolcetti deliziosi che la città di Catania le ha dedicato, al link correlato trovate la ricetta.
Il procedimento sarà un po’ lungo, ma potete provare a replicare la ricetta nel weekend così da servire autentici capolavori di gusto. Intanto non perdetevi la nostra ricetta degli arancini siciliani originali o dei cannoli alla ricotta.
Ingredienti per circa 8/10 arancini
- 500 gr di riso carnaroli;
- 350 gr di carne tritata;
- 700 gr di passata di pomodoro;
- 150 gr di piselli già cotti;
- 150 gr di provola a cubetti;
- 3 uova;
- 1 cipolla bianca;
- 1 spicchio d’aglio;
- Sale e pepe q.b.
- Parmigiano grattugiato q.b.
- Pangrattato q.b.
Preparazione
- Iniziamo a preparare gli arancini napoletani partendo dalla cottura del sugo poiché sarà abbastanza lenta: sbucciamo la cipolla, tritiamola finemente e lasciamola soffriggere in una pentola capiente con un filo abbondante di olio.
- Quando sarà ben imbiondita aggiungiamo la passata di pomodoro, condiamo con sale, pepe, se gradiamo qualche foglia di basilico e portiamo a cottura con una fiamma dolcissima, ci vorranno circa 30 minuti.
- Trascorso il tempo necessario versiamo il riso crudo, tostiamolo qualche minuto per poi unire 1 mestolo abbondante di acqua bollente. Proseguiamo con la cottura sin quando il riso sarà morbido e cremoso(aggiungiamo se serve altra acqua).
- Aggiungiamo al riso abbondante parmigiano grattugiato, versiamolo su una leccarda e spianiamolo con una spatola. Lasciamolo riposare in frigorifero per circa 2 ore, dovrà risultare ben freddo.
- Nel frattempo facciamo soffriggere l’aglio in una padella con un giro d’olio, aggiungiamo la carne macinata e facciamo cuocere fin quando risulterà bruna. Uniamo i piselli, mescoliamo, condiamo con sale e pepe. Spegniamo il fuoco e facciamo raffreddare.
- Sbattiamo le uova in una ciotola capiente, versiamo abbondante pangrattato in una terrina bassa e prepariamoci a formare gli arancini: preleviamo una generosa dose di riso ormai freddo appiattendolo sul palmo di una mano per poi ricavare una zona concava in centro.
- Sistemiamo il ripieno di carne e piselli, due cubetti di provola e richiudiamo con un altro po’ di riso. Arrotoliamo formando una palla liscia.
- Immergiamola nelle uova, lasciamo colare l’eccesso e impaniamo con il pangrattato. Sistemiamo l’arancino su una teglia e proseguiamo formando tutti gli altri.
- Facciamo riposare gli arancini un’altra ora in frigo, dopodiché friggiamoli in olio di semi poco per volta, a immersione fin quando risulteranno ben dorati e croccanti all’esterno. Scoliamoli su carta assorbente e voilà: le nostre pall’e’ris napoletane sono pronte da gustare!
Parole di Cesare Orecchio
Amante dell’arte, della cucina e della scrittura, inizio il mio percorso a soli 18 anni dopo essermi diplomato in Storia della Moda e tecniche della confezione, pubblicando la mia prima raccolta di poesie ‘Petali di vita’. Ho cambiato poi vita diventando cuoco professionista nella mia città natale Messina per poi abbracciare la scrittura a 360°.