Riso cotto, quanto tempo può stare in frigorifero: mai superare questi giorni, rischio altissimo

Come conservare riso cotto frigorifero

Se hai cotto troppo riso in questo modo puoi conservarlo correttamente senza correre rischi (Buttalapasta.it)

Quando cuociamo troppo riso lo conserviamo in frigorifero per poi consumarlo nei giorni seguenti, ma per quanto tempo si può fare senza correre rischi?

L’estate si è appena conclusa e a molti, durante i mesi più caldi, sarà capitato di preparare piatti freschi e leggeri come l’insalata di riso. Ad altrettanti sarà anche capitato di cuocere fin troppo riso e di ritrovarsi a mangiare lo stesso piatto per giorni e giorni al fine di non buttarlo.

In merito alla conservazione del riso cotto in frigorifero, però, ci sono delle cose da sapere. Mentre quello crudo si conserva per mesi e mesi senza problemi, quello cotto è più esposto a contaminazioni batteriche per via della presenza di umidità.

Il riso cotto è infatti ricco di acqua e quest’ultima può andare a creare gli habitat ideali per la proliferazione dei batteri. Questi ultimi, a loro volta, possono essere causa di intossicazioni alimentari anche gravi. Scopriamo dunque come conservare il riso cotto e, soprattutto, quanto a lungo.

Se hai cotto troppo riso conservalo in questo modo: se sbagli rischi grosso

Quando cuociamo del riso in eccesso (conosci questi metodi per cuocere il riso alla perfezione?), per prima cosa dobbiamo lasciarlo freddare e poi riporlo in contenitori chiusi ermeticamente. entro due ore dalla cottura. Lasciandolo a temperatura ambiente per troppo tempo, infatti, rischieremmo di contaminare l’alimento. Evitiamo dunque di lasciarlo in frigo senza coperchio.

Riso cotto frigorifero conservazione massimo 24 ore

Conserva il riso cotto in frigorifero in contenitori ben chiusi e non per più di 24 ore (Foto Canva) – Buttalapasta.it

In secondo luogo teniamo presente che per riutilizzarlo sarebbe una buona idea riscaldarlo accuratamente, raggiungendo una temperatura di almeno 70°. In tal modo il calore potrà andare a eliminare eventuali batteri. Attenzione però a non riscaldarlo più di una volta, poiché gli sbalzi di calore potrebbero rendere l’alimento suscettibile di proliferazione batterica.

Nel riso sono infatti spesso presenti spore di Bacillus cereus, un batterio che può provocare intossicazioni simili a quelle da stafilococco. Per quanto riguarda il tempo di conservazione è bene tenere presente che il riso cotto andrebbe consumato entro le 24 ore successive alla preparazione, evitando di mangiarlo oltre questo limite.

Infine si fa presente che queste norme di conservazione e consumo si possono applicare ai vari tipi di riso (le migliori marche che troviamo al supermercato secondo Altroconsumo sono queste), da quelli raffinati a quelli integrali, da quelli ad alto contenuto di amido come il carnaroli a quelli a chicco lungo come il basmati.

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