Di Cesare Orecchio | 20 Settembre 2024
Prepariamo insieme il pane cunzatu siciliano per questo weekend: unico, ricco e saporito, diventerà il tuo preferito!
La Sicilia da tempo immemore offre numerose preparazioni incredibili, tutte saporite, gustose e ovviamente non mancanti di storia. Tra i piatti simbolo per eccellenza siciliani troviamo certamente il famoso ‘pane cunzatu‘, che dal dialetto possiamo tradurlo con pane condito. In alcune parti dell’Isola si potrebbe trovare anche sotto il nome di pane disgraziatu e il motivo è davvero interessante. Consideriamolo come un piatto povero per eccellenza, quando in passato i contadini impastavano farina, lievito e acqua per realizzare le classiche pagnotte.
Le famiglie meno abbienti, anzi, le più povere erano chiamate disgraziate per via del loro stato di povertà. Pertanto questo pane profumato e caldo veniva tagliato a metà e farcito con quel poco che i contadini riuscivano a racimolare a fine giornata. Un po’ di formaggio, qualche pomodoro e spezie. Nasceva così quello che ad oggi è un vero e proprio street food siculo. Perché non lo prepariamo in casa? Vi sveliamo proprio i segreti dei siciliani per farlo al meglio!
Pane cunzatu, facciamolo come un vero siciliano lo mangerebbe: vedrai che bontà
Se pensate che questo sia un semplice sandwich vi sbagliate di grosso perché il pane cunzatu è molto, molto di più. Appartiene alla storia tipica dell’Isola, quando quel poco che si possedeva doveva bastare a sostenere un’intera famiglia. Chi ha fame si mangia il pane recitava un antico detto e qui troviamo riscontro con la realtà. Il pane realizzato dalle massaie dell’epoca veniva tagliato a metà, messo a scaldare vicino alla stufa fino al rientro degli uomini dai campi per poi essere condito con quello che si aveva.
Ecco perché in tutta la Sicilia non troverete mai la stessa identica ricetta, u pani cunzatu si faci cu chiddu chi si avi, direbbe un buon nonnino. Tuttavia una versione abbastanza comune c’è e noi vogliamo svelarvela. Ecco come lo facciamo!
Ingredienti per 4 persone
- 1 pagnotta da 1 kg di pane casereccio;
- 2 pomodori ramati o San Marzano;
- 200 gr di primosale;
- Qualche filetto di acciuga;
- Olio EVO q.b.
- Sale, pepe, origano q.b.
Preparazione
- La preparazione di questo piatto unico è molto semplice. Noi vi consigliamo di scegliere un pane alto e con tanta mollica per gustare appieno un prodotto ricco e che sfami.
- Iniziamo inserendo il pane intero nel forno, facendolo riscaldare a 200° per circa 10 minuti. Intanto laviamo i pomodori, tagliamoli a fette spesse circa 1/2 cm e mettiamo da parte. Eseguiamo la stessa operazione con il primosale.
- Condiamo i pomodori con olio, sale e pepe, sforniamo il pane e tagliamolo a metà. Irroriamo entrambe sul lato della mollica con olio evo, adagiamo poi i pomodori, il primosale e i filetti di acciuga.
- Condiamo con altro sale, pepe, origano in abbondanza e richiudiamo. Tagliamolo in 4 fette e gustiamo il pane cunzatu ancora caldo, come tradizione vuole!
L’idea in più: come detto, non abbiate paura di usare gli ingredienti da consumare, magari rimasti in frigo. Potete inserire zucchine, melanzane, cipolle crude, ma anche una semplice parmigiana avanzata!
Parole di Cesare Orecchio
Amante dell’arte, della cucina e della scrittura, inizio il mio percorso a soli 18 anni dopo essermi diplomato in Storia della Moda e tecniche della confezione, pubblicando la mia prima raccolta di poesie ‘Petali di vita’. Ho cambiato poi vita diventando cuoco professionista nella mia città natale Messina per poi abbracciare la scrittura a 360°.