Come rompi le uova? Scommetto che anche tu fai così, ma c'è una tecnica per farlo e ti farà risparmiare

Come rompere le uova

L'errore che facciamo tutti: perchè non devi più rompere le uova in questo modo - Buttaalapasta.it

Anche la rottura delle uova può essere un’arte che, se svolta correttamente, può evitare inutili sprechi di tempo e di prodotto.

Non c’è nulla da vergognarsi: si può essere i migliori chef al mondo e destarsi nelle più complesse ricette a prova di ristorante gourmet, ma un errore che facciamo tutti – o quasi – è quello di perdersi in un bicchier d’acqua. Più correttamente, nella rottura di un uovo.

Magari sono diversi anni che ci destreggiamo nella preparazione di omelette, uova alla campagnola e chi più ne ha più ne metta, ma ogni qual volta che rompiamo l’uovo per la sua preparazione, può capitare che da questo cadano gusci al suo interno, o ancor peggio, ci troviamo di fronte ad un uovo andato a male che immancabilmente porterà a buttare via l’intero contenuto della ciotola.

Insomma, le situazioni sono delle più svariate, ma la buona notizia è che esistono modi per evitare di dover raccogliere i piccoli frammenti caduti nella ciotola con le mani, buttando via parte dell’impasto, o addirittura gettare il tutto. Ebbene sì, esiste un trucco per aprire le uova, anche se in pochi ne sono davvero a conoscenza.

Come aprire le uova in maniera corretta: il segreto dello chef

Forse non ci siamo mai posti il problema o, più comunemente, lo abbiamo fatto senza cercare mai una soluzione. A chiarire tutti i nostri dubbi latenti sull’apertura delle uova è stato lo chef francese Jacques Pépin sulle pagine del New York Times. Secondo il professionista, invece di sbattere con una certa euforia le uova sul bordo delle ciotole, sarebbe più idoneo farlo su una superficie piana. Il motivo? Principalmente igienico, ma non solo.

il segreto dello chef per aprire le uova in maniera corretta

Come si aprono le vuova: la chicca dello chef – Buttalapasta.it

Secondo Pépin questo passaggio servirebbe a non trasferire i possibili batteri sulla ciotola e, dunque, sul nostro impasto. Oltre a questo, anche per una questione di risparmio: in questo modo eviteremo i micro frammenti che possono cadere nella ciotola e le eventuali uova guaste del caso. Ma come fare?

Semplicemente si tiene l’uovo tra il pollice e l’indice, si sbatte delicatamente sul piano per creare una piccola frattura nel guscio, e poi, con un colpetto, si fa leva con il pollice sul bordo del guscio appena rotto, tirando all’indietro per aprire l’uovo senza far cadere frammenti di guscio nel contenuto. Per separare tuorlo da albume, in questo link troverai un consiglio aggiuntivo.

In aggiunta, sarebbe il caso di aprire l’uovo in un piatto separato per evitare sorprese sgradevoli (come un uovo andato a male). Et voilà, nulla di più semplice. Non è detto che tutti ci riescano alla prima eh, ma con un po’ di impegno tutto è possibile. Nel caso ti cadesse lo stesso qualche guscio, ecco come rimuoverlo in maniera semplice.

Con questo trucco sarà poi possibile avere gusci perfettamente rotti per creare qualche oggetto creativo. Qualche esempio? Magari dei centrotavola o delle mini candele.

I centrotavola, per esempio, possono essere realizzati semplicemente inserendo nel guscio della terra e delle piccole margherite (o fiori di piccola dimensione); mentre le candele, versando della cera precedentemente sciolta e magari aggiungendo qualche goccia di olio essenziale per donarle una gradevole fragranza. Poi? Via con la creatività. Qualunque sia l’utilizzo e la tecnica di riciclo, un successone visivo è assicurato!

Parole di Daniela Guglielmi

Potrei dire di essermela cercata, ma la verità è che la scrittura ha trovato me. Classe '94, scrittrice per caso e oggi redattrice a tempo pieno. La mia avventura con la scrittura è iniziata per gioco, quando qualche anno fa ho mollato tutto per ritrovare me stessa. Da allora collaboro con diverse riviste e blog, trasformando un semplice passatempo in una carriera a tempo pieno. Non amo la superficialità: mi nutro di approfondimenti e cerco sempre di andare oltre l'apparenza delle cose.

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