Di Cesare Orecchio | 7 Settembre 2024
Come marinare il pollo in modo perfetto? Non bisogna agire per sentito dire, ma rispettare quattro elementi fondamentali: vedrai che marinatura!
Tra le carni che più piacciono in assoluto, quella di pollo detiene il primato in termini di gusto e preferenza. Amata molto dai bambini, ma anche gli adulti non riescono a resistere a cosciotti, sovracosce, fusi e petto intero. Un grande classico della cucina estera per esempio è il pollo ripieno, nella versione alternativa al tacchino del giorno del Ringraziamento. Questa tipologia di carne è leggera, proteica e in grado di sposarsi perfettamente con regimi alimentari controllati o semplicemente dedicata a chi voglia perdere qualche chilo.
Il rischio comune, tuttavia, è che il pollo dopo la cottura risulti stopposo, duro da masticare e difficile da digerire. Ciò avviene perché non è stata marinata la carne, che in questo caso vede un processo specifico per renderla morbida, digeribile e saporita. Ecco perché oggi vogliamo svelarvi come marinare il pollo in un modo così perfetto che vi chiederete come mai non ci avevate pensato prima! Ecco i segreti degli esperti.
Pollo marinato perfetto, i segreti degli chef: se fai così vedrai che piatto viene fuori
La marinatura è un processo di pre-trattamento della carne in generale laddove debba essere intenerita. Non solo quindi per questione di sapori, ma anche e soprattutto per consistenze(vedi il pollo allo yogurt o le cotolette classiche panate). Consideriamo che, ogni carne, è composta da fibre muscolari che potrebbero indurirsi o irrigidirsi. Marinare quindi prevede la possibilità di ammorbidirle, facendo penetrare i condimenti che poi saranno la base di sapore del nostro piatto.
Una marinatura deve necessariamente possedere 4 chiavi di composizione: grasso, acido, zucchero e spezie. Il primo, solitamente olio d’oliva, è necessario per ammorbidire la carne, aumentando il grado di umidità. Il secondo è necessario al fine di scomporre le proteine del grasso, rendendolo quindi molto più tenero e digeribile. Solitamente si usa aceto o succo di limone.
Il terzo invece va a favore del processo di caramellizzazione della carne, usando zucchero bianco, di canna o miele. Infine le spezie servono a conferire l’aroma preferito, più affumicato, più piccante o al contrario più naturale, in questo caso scegliamo quelle che preferiamo.
Bisogna quindi asciugare a dovere il pollo, inserirlo in una ciotola e aggiungere ciò che abbiamo appena citato. Per 500 gr di pollo dovremmo aggiungere 100 ml di olio d’oliva, 2 cucchiai di aceto, 1 di zucchero e almeno 2 cucchiai di spezie. Mescoliamo vigorosamente, copriamo con pellicola e lasciamo riposare in frigorifero, da un minimo di 30 minuti. Maggiore sarà il tempo di marinatura, maggiore sarà il sapore e la possibilità all’emulsione di penetrare a dovere le fibre della carne. Dopodiché si passerà alla cottura. In questo modo il pollo sarà marinato in modo perfetto e diremo addio all’effetto stopposo!
Parole di Cesare Orecchio
Amante dell’arte, della cucina e della scrittura, inizio il mio percorso a soli 18 anni dopo essermi diplomato in Storia della Moda e tecniche della confezione, pubblicando la mia prima raccolta di poesie ‘Petali di vita’. Ho cambiato poi vita diventando cuoco professionista nella mia città natale Messina per poi abbracciare la scrittura a 360°.